mercoledì 19 dicembre 2012

Prima di partire


Questo suppongo sia l'ultimo post prima della pausa Natalizia Italiana. La mia fregola di vivere e di rendere speciale ogni giorno, a tutti i costi, mi rende l'attesa prima della partenza un po' dura, anche perchè appunto è inverno e quindi ci si organizza più difficilmente. Ma la mia sete di "eventi" (anche piccoli, per carità, non faccio la schizzinosa) è forse un modo per non sentire la mancanza di casa. Chi lo sa... 
Comunque il Natale per me è cominciato molto molto presto, tra radio natalizie e una Pittsburgh che ci dà dentro coi Watt ad intermittenza. Queste foto le ho scattate a Market Square domenica, quando ero a cena da Nola con delle amiche. 

Questo sotto, invece, è il cappello che regalerò alla cuginetta per il suo compleanno, i primissimi giorni di gennaio. Io non sarò qui in persona, ma va bene lo stesso, ci tenevo. "Firmato" da tutta la mia famiglia, cane compreso.


Martedì sono andata al cinema a vedere Hitchcock  con un'amica, nel mio caro Manor Theater. A me non è spiaciuto, ma non è nemmeno un film da Oscar, direi. Ma avevo proprio voglia di fare qualcosa di diverso.

E mentre la casa si prepara al Natale appena in tempo, stasera invece ho preparato gnocchi alla romana per domani, per tutto lo studio. In tanti porteranno qualcosa, io porto questi. farli è stato mooolto intenso... erano molti. Ma avevo gli ingredienti giusti e la mia solita abilità nel salvare sempre la situazione (leggi: poco tempo, confusione e un pizzico di imperizia controbilanciata con creatività abbondante)

Ho scritto le iniziali dello studio, e messo pure il © come facciamo sulle presentazioni!!
Questo era un po' di avanzo di impasto. Ci ho potuto fare una teglietta da lasciare a casa.
(nella foto è ancora crudo, n.d.r)

Questa invece è una foto che non serve a nulla, se non a farsi una risata di cuore: 
và che targa "My Papap"!!

Ora che vi ho soddisfatto con un po' di foto, vorrei solo spendere due parole su questi ultimi giorni. Devo ammettere che sono un po' in agitazione, per tanti motivi ma soprattutto per il viaggio. Tra lunedì e stasera, però, ho preparato la valigia e messo via bene tutti i regali. Mi sento pronta, poco alla volta tutti i pezzi vengono insieme, come sempre.

Pittsburgh in inverno non è tanto diversa da quando ci sono 35 gradi all'ombra: la gente è sempre la stessa, il divertimento anche, le cose da fare sono tutte lì in fila. Mi sento solo più lenta, ecco tutto, e questo mi mette ansia. Cosa voglio di più dalla vita non lo so. Forse il fatto che mi sento così è perchè ho già raggiunto un livello sufficiente per desiderare qualcosa di più. Forse dovrei solo darmi una calmata e "godermi il paesaggio"...

Oggi sono esattamente 8 mesi che sono in America. Buon mesiversario a me!

domenica 16 dicembre 2012


Oh yes... Jazz all the way! These guys play darn well!
Vi avevo lasciato con la serata in sospeso, menzionando solo "altri piani" anche un po' per scaramanzia. Per raggiungere l'evento che dovevo seguire avevo proprio bisogno di un passaggio. Non c'era modo di fare diversamente e siccome le cose non sono mai facili, ero molto pronyta a dover rinunciare. 
E invece... invece ce l'ho fatta, siamo andati (quasi) tutti nel quartiere di Hazelwood (Pittsburgh ha dei quartieri nominati in maniera stupenda, a mio parere) per sentire un evento di musica Jazz davvero speciale. I musicisti sono tutti molto giovani, e quando dico giovani intendo 8, 10, 13, 16, 19 anni circa. Non fanno solo jazz, ma anche rap, nella miglior tradizione nonchè corrente trend Afro. Hazelwood è un quartiere abbastanza povero, abitato da una comunità a maggioranza Afroamericana. Qui si danno molto da fare per risollevare la situazione e tenere i kids lontano dalla strada.
Jazz, rap, musica e danza sono il modo migliore. La formula magica di COL Center Of Life è semplice: Exploration + Experiment + Exposure = Opportunity. Niente di più vero, qui a Pittsburgh. 
E succede! non dico sia facile, ma le persone gather together per rendere la loro città (bè, diciamo il loro quartiere, ma moltiplicatelo per tutti i quartieri) un posto migliore. Ieri sera ne è stata l'ennesima prova. Questi ragazzini suonano così bene, ma così bene... Il tutto si è svolto in una chiesa, opportunamente addobbata a jazz stage, con luci e impianti stereo. Piccolo spazio, molto stretto, ma energia tremenda e qualità ad ogni singola nota, passo o strofa. Vi voglio proprio presentare i vari personaggi di questa avventura. Non so i loro nomi, ma vi prego, cliccate le foto e guardatele una per una. Questi ragazzini meritano di essere visti e sentiti.


il piccino a destra, qui sopra, ha 8 anni e suona la batteria. Da 5! Una potenza mai sentita prima, ho ancora i brividi!!




Lei voce d'angelo. Stupenda. 16 anni.




questo video è il loro promo

E ora - cambiando tema- permettetemi di presentavi la mia ultima creazione. "Purtroppo/ma bene comunque" stasera sono fuori a cena con le mie amiche e non potrò assaggiarla oggi, ma questa è la pasta con besciamella e piselli che ho cucinato per la family. So che è buonissima, perfetta in ogni dettaglio. Sono troppo orgogliosa. Quando tutti saranno a casa dovranno solo aprire il frigo, riempire il piatto e gustarsi questa pasta eccezionale. 
Certo che la besciamella è un po' una rottura, da preparare... cioè, lunga veh! e poi devi controllare un sacco che non bruci niente o che non esca tutto dal padellino. È stato buffo: dopo un inizio turbolento a base di grumi, sono riuscita a salvare la salsa e i piselli e a portare a termine il piatto. La mia prima besciamella della mia vita è un successo GLAMOUROSO! 


sabato 15 dicembre 2012

A "grande" richiesta

Mi ha fatto piacere essere contattata per avere informazioni sul blog. Mi è stato fatto notare che "era un po' che non lo aggiornavo" (leggi: una settimana). Io che mi gaso subito, quindi, posto questo aggiornamento col solito titolone scandalosamente fuori misura. Ma se leggete queste mie righe, è molto probabile che siate cascate nella mia trappola. 
Non temete, non vi deluderò nè annoierò. Eccovi qui, A GRANDE RICHIESTA, quel che ho fatto in settimana.

Tutto è cominciato con una visita in situ di un edificio in un quartiere diciamo eufemisticamente "in erba". Non vado oltre con le battute sul tipo di erba, o sul generale indice di "safety" della zona. È sicuramente un'area che sta diventando interessante, se si hanno piani a molto lungo termine. Fortunatamente per PGH, i piani (e i desideri/visioni per il futuro) ci sono. 
Il tour devo dire che è stato molto inspirational, come dicono qui. Si tratta di spazi industriali vuoti: cuore di acciaio e cemento e pelle di mattoni. A Pittsburgh ci sono grandissimi esempi di edifici così, che non nascondono qualità architettoniche notevoli. Azzardo un azzardo: avete presente le chiese in mattoni tipiche di Milano? Ecco, il concetto è lo stesso, però a tema industriale. Roba vecchia in entrambi i casi, ed equalmente affascinante. Ma forse vi sto annoiando. Purtroppo non posso mettervi foto, ma vi assicuro che vedere questi piani completamente vuoti e spogli (ma puliti) con la luce che entrava dalle finestrone... mazza che visioni! Quante idee che ti vengono a vedere spazi così. 

La settimana è proseguita con "altri e baffi"nel senso che... non è stato un vero e proprio su e giù, ma piuttosto un "di qua e di là". Sono stata sballottolata su diverse cose e non ho fatto niente di speciale fino a giovedì. Giovedì, però, sono andata ad un evento davvero bello, organizzato dal solito Pittsburgh History and Landmarks Foundation (incredibile, ho imparato il loro nome) e l'evento fa parte del sottogruppo: Society of Tavern Seekers, che tradotto letteralmente significa "società dei cercatori della taverna". So che è assurdo, ma è così!

Il william Penn Hotel è quel magico posto dove sono stata per diversi motivi in diversi momenti, e sempre per troppo poco tempo. ma tant'è, eccomi là di nuovo. Vi rinfresco la memoria con un paio di foto: 
Due scatti a tema natalizio: l'albero di Natale nella main lobby e il modello gigante di pan di zenzero, raffigurante l'hotel. Sotto: il magnifico soffitto.

 Immagine sopra: tratta dal sito ufficiale © Omni Hotels and Resorts

La stanza che abbiamo usato come ritrovo prima del tour era la Urban Room, al 17th piano.
Una meraviglia dell'architettura di inizio Novecento, proibizionista ma non troppo, liberty ma senza esagerare... fatta da Joseph Urban, architetto Austriaco.
Il tour dell'Hotel (nelle aprti pubbliche) è stato molto carino, col manager dell'Hotel che spiegava molti aneddoti. Una bellissima visita, non c'è dubbio.


Venerdì sera, per cambiare tema, sono andata al ristorante giapponese con la mia amica Italiana. Era vicino a dove abito io, un posto piccino, non particolarmente bello dentro, molto costoso, ma il pesce lo devono proprio pescare in paradiso perchè era buonissimo.
Io non ero in vena di spendere molto, infatti ho volato basso e nonostante il prezzo "pieno" sono uscita con lo stomaco vuoto. Come nei posti di lusso.

Sabato/Oggi invece ho pulito il giardino dalle ultime foglie (ormai non ce ne sono più) e poi sono andata da Brother per insegnarli a fare gli gnocchi alla romana. Ecco la priva! Sono venuti bene, nonostante la fretta (si è sempre in ritardo e di fretta con Brother) e i pochi strumenti necessari.

Il mio ricettario, sulla sinistra, e la tavola, sulla destra. La zuppa arancione era un misto di burro e "yellow squash" che arthur aveva fatto in precedenza. Ho dovuto assaggiarne almeno una goccia.  Burroso. Non fa per me.

Dopo gli gnocchi mi ha invitato ad andare con lui a vedere una casa mezza marcia che lui è un'amica vorrebbero comprare, per rimettere a nuovo e magari parzialmente affittare. È stata un'esperienza molto interessante, andare con loro. Qui è pieno di case da rimettere a nuovo e questa ha davvero un suo perchè. La zona è molto bella, la casa è grande e necessita lavoro, ma il prezzo è conveniente. Viene da dire se pofffà pure a me, che non centro niente. 

Stasera ho altri piani, chissà se riuscirò a realizzarli. Ma a sto punto ve lo farò scoprire domani, ok?
E poi ragazzi, tenetevi forte che tar poco torno per le vacanze di Natale!! Mancano minuti, a sto punto, non mi sembra vero.

Meno 10 a Natale: lucidate bene i vostri regali per me!!


domenica 9 dicembre 2012

L'erba voglio

Questo post è stato praticamente scritto mentre facevo le cose di cui parlavo. Ho avuto un po' di tempi morti tra una cosa e l'altra e tutto è stato scritto a caldo. Mi faccio i complimenti da sola perchè ho voluto mettere assieme un sacco di cose nel weekend, come al solito, e le ho fatte tutte tutte esattamente come avevo deciso. Non sapevo se intitolare questo post con un "volere è potere", ma alla fine ho preferito usare "l'erba voglio" perchè mi serviva un titolo un po' prepotente, perchè con prepotenza e risoluzione ho affrontato ogni cosa.


Allora, cominciamo con il venerdì: party stupendo a casa di Michelle, per celebrare la festa di Hanukkah 2012, che in realtà comincia al tramonto dell'8 dicembre sera, e durerà fino al 16 dicembre. 
Per l'occasione sono stati preparati i tradizionali pancakes di patate, i latkes


E poi finalmente un weekend piovoso. Non vorrei mai che pensaste che Pittsburg sia un regno fatato. Non vi preoccupate: raramente accade, ma anche qui c'è un tempo schifoso. La cosa strana è che reagisco meglio al clima: semplicemente non ci faccio caso e vado avanti. Basta spostarsi coi bus e calcolare tempi diversi. Il fatto che ho avuto tempo è dipeso dal dover aspettare i bus, o farci il tragitto.
Il risvolto positivo del bus è che hai molte più occasioni di vedere la cittá con attenzione, apprezzando e scoprendo anche i più piccoli dettagli.
Sabato sono andata (in bus) nel quartiere chiamato Lawrenceville, dalla parte opposta rispetto a dove vivo, per andare dal parrucchiere.
Lawrenceville è davvero un quartiere molto carino, che si sta riconvertendo in maniera molto creativa. Non manca proprio nulla qui e ci sono ancora tante case abbandonate che molto prossimamente immagino verranno tirate a lucido e rimesse sul mercato. Mi piacerebbe proprio vivere qui, è molto a misura mia.

1. Lawrenceville nord-est, dove sta il mio parrucchiere
2. Allegheny cemetery, un cimitero-parco davvero bello
3. Lawrenceville sud, molto carina e piena di negozi piccoli, 
che vendono di tutto, dal bere/mangiare ai decori per Natale, 
saponi, vestiti... tutto non più grosso di una vetrina

Mentre camminavo verso il parrucchiere, ho avuto occasione di entrare in un paio di posti davvero da Milano-Pittsburgh (intendo il blog, che vi dá informazioni utili sulla cittá). Il primo è questo: so che vi suonerá strano, ma è vero! Un negozio dedicato agli zombie: T shirt, oggetti, caramelle, comics, music, videos... Tutto è a tema zombie. I proprietario è molto gentile e mi spiega che Pittsburgh ha un rapporto speciale con gli zombie, in quanto ci hanno girato ben due film molto celebri. Come Pittsburgh, nessun altro. 


La cosa che mi è piaciuta di più è stata la vetrina, con Mr and Mrs zombie. Ma a fianco e attaccata c'era una romanticissima vetrina di cose natalizie. Quei negozi da entusiasti del natale! Amo Pittsburgh perchè è così maledettamente complessa e stratificata... Fa sempre felici tutti.

Camminando lungo Butler Street ho anche visto un posto che vende saponi e altro artigianato. Profumi buonissimi e packaging accattivante. Anche qui la vetrina non delude.
(dettagli della vetrina su bitler Street, che è il cuore commerciale di Lawrenceville)

Poi il mio solito parrucchiere (penso di essere stata più fedele ad un parrucchiere qui a PGH che a Milano) dove Chrissy mi ha fatto come al solito il taglio e il colore che voleva lei, ma alla fine il risultato mi piace. È buffo perchè ogni volta vado da lei con la mia idea, le mostro le foto e poi lei mi fa rigorosamente in maniera diversa. Ma ripeto, mi piace di più come mi fa lei. Ha sempre ragione. Vi mostro le foto che le ho mostrato e il risultato:
(della mia foto con le corna da alce ne parliamo dopo, ci arrivo tra poche righe)

Dopo di chè ho camminato per un'ora per raggiungere downtown e la Handmade Arcade 2012, ossia Fiera del fatto-a-mano.
 

 La tengono al David Lawrence Convention Center, un giorno all'anno. C'è una vista bellissima da lì, anche sul ponte che mi ha fatto vincere il premio come Miglior Giovane Architetto di Pittsburgh.


La fiera era molto carina, piena di persone e di cose davvero molto belle e ben fatte. Ho visto molta creativitá e qualitá, anche se a quel punto ero proprio di fretta. La tappa successiva era la festa di Natale dello Studio! Dovevo correre a casa per prepararmi e prendere la macchina fotografica, e raggiungere il posto col cugino.
Fatto anche quello, come previsto. Tutto perfettamente incastrato minuto per minuto, senza dover rinunciare a nulla. E qui arrivo alle corna da alce, mandatemi dall'Italia. Un successo pure quelle! ero proprio in tema e a tono.
A party fatto posso dirvi che è stato un successo e ho scattato delle foto molto belle e significative. È stato davvero un evento gioioso: tutte le persone erano felici di essere lì e la casa era (stupenda e) piena di bambini. Meraviglioso. Il cibo era buonissimo, un catering di fiducia ha preparato tutto e poi disposto a mo' di buffet nella cucina. La casa all'americana, i decori natalizi, babbo Natale per i bambini... queste feste ti mettono in pace col mondo, sono proprio dei rimedi per l'anima.
Come potete vedere è arrivato anche babbo Natale coi suoi aiutanti. Ci siamo divertiti tantissimo, vi assicuro.

Mamma mia quante foto!
Questo post vi è andata di lusso, direi.
Ora, che è quasi domenica sera, mi posso concentrare sul planning della settimana.
Per fare tutto quello che faccio bisogna davvero mettersi sotto di buzzo buono e usare il calendario come se fosse una cicca: masticarlo bene e poi dargli la forma che vuoi. Proprio come la pubblicità della Vivident Blast:


se non ve lo ricordate, guardatelo qui, che fa sempre ridere:
http://www.youtube.com/watch?v=SWvVlcEZhBc