sabato 30 giugno 2012

Ho vinto!!

E che cavolo... Lo dicevo io che il weekend era spettacolare... E fate conto che scrivo solo fino a sabato sera, per ora. Ma andiamo con ordine e cominciamo da ieri. Saro' molto didascalica, ma devo dire un sacco di cose, quindi, tre due uno... Go!

#1. VENERDI 
ho lavorato sodo sul software che mi serve, imparando tante cose. Questo mi premeva molto e quindi mi ha dato la carica per affrontare la serata. Sono uscita un po' prima del solito ma lunedi comincero' presto, per recuperare. Non mi obbliga nessuno, ma siccome sono una persona per bene, mi pare doveroso. 

2#. Mi sono diretta al Museo di Andy Warhol, dove c'era la premiazione del concorso al quale ho paecipato 6 giorni dopo essere arrivata a Pittsburgh. Tutte le tavole erano state stampate ed esposte in bella mostra, la mia compresa, e poi hanno fatto le premiazioni. Be'... Ho avuto una menzione d'onore e 100 bucks tutti per me!!! Clamoroso!!! La mia opera? Eccola qui! 

Purtroppo non era chiarissimo il mio progetto e il testo, in inglese, non era molto efficacie. Ma non importa, ho vinto comunque, e per me non e' poco perche' io non vinco mai NULLA. Al massimo lo merito, ma di vincere non se ne parla proprio. Dal rubamazzetto, alla pesca di beneficienza: perdo pure a quella. Una sfiga nera. Se voglio qualcosa, me lo devo sudare fino alla fine. Figata!!!!!!! (si scusate l'inglesismo).


Per celebrare mi sono fiondata nello shop del Museo, che consiglio vivamente, e ho preso un porta biglietti da visita (perche' DIVENTERO' FAMOSA, me lo sento, ahahah!) e un sotto pentola che NON usero' come tale, ma era troppo bello. E' fatto come un disco di vinile, col titolo della canzone "hot stuff". Non potevo lasciarlo li.

3#. Sono tornata a casa in bici, era ancora presto, ma ho provato per la seconda volta la Busway che affianca la ferrovia. E' dedicata a M. L. King. E' una strada normale, che pero' funziona solo per i bus. Tutta piana. In tre fermate sono a casa, o al lavoro. E' stata fatta lungo l'antico tratto di un fiume che passava di li'. Tutta roba naturale, un percorso davvero bello e da fare.


4#. arrivata alla fermata mi sono fermata da Walgreens a comprare calze e mutande, perche' il cane ci da dentro, con gli spuntini a base di fibre sintetiche. Stavo proprio finendo le mie scorte personali. 

5#. arrivo a casa e sono in tempo per la cena di compleanno (non mio) con la famiglia. Deliziosa serata, passata a ridere fino alle lacrime per video stupidi e racconti tratti dai Darwin Awards. Io ho consegnato il mio regalo (preso tipo un mese fa) e il biglietto e tutto e' stato veramente apprezzato. Alla fine c'era una cheesecake fatta in casa, coi lamponi, davvero deliziosa. Non me lo sogno nemmeno di riuscire a fare tanto. E' davvero strepitosa, onore al merito, e guai a chi dice che la cucina americana non esiste. Esiste eccome! Certo non e' tra le cose che "succedono solo da Mc Donald"... Super!

6#. Ciclo di laundry in notturna, mentre facevo i miei Criptoquip, una sorta di sudoku letterale che mi viene benissimo e imparo un sacco di inglese. La Pittsburgh Gazette (bel giornale, ne ho maiarlato?) ne pubblica uno al giorno. Li azzecco tutti e ora sono sempre piu' veloce a farli. 

7# SABATO 
mattina passata tra giardinaggio, rispondere alle mail, sistemare la camera e cucinare un tortino di patate. Poi pranzo al volo e spesa al Giant Eagle. Siamo messi molto bene, in casa non manca mai nulla. Gran lavoro di squadra.

8#. pranzo al volo e poi finalmente Shady, il quartiere fighetto con negozi e ristorantini, ma soprattutto negozi. Per darvi un'idea, l'Apple Store sta qui. 

Io prima passo a vedere una mostra di arte al Pittsburgh Center for the Arts, un posto bellissimo dove faccio conoscenza con un addetto che stava montando le cose per un matrimonio, in serata, che pero' a trovato il tempo di mostrarmi delle opere nel mega giardino dal museo. Stupenda visita, opere davvero ben fatte, mostre ben congeniate. La recensione la trovate sull'altro blog, quello "serio", magari domani o dopo. Un'altra lezione di arte, altro che palle!! Vi posto solo poche foto delle cose più divertenti che ho visto.


(è tutto imbottito e fatto di tessuto!)

(bandiera americana fatta di mascherine igieniche sponsorizzate)


9#. Lunga pausa da Starbucks per scrivervi gran parte di tutto questo. Primo spelling giusto, sul bicchiere di plastica, per avere il mio caffè ghiacciato. 
Poi giro di shopping su Walnut Street (ho preso un altro paio di scarpe: con questo siamo a tre, comprati qui) e ripresa della biciclettata around Shady Side. L'altra via notevole è Ellsworth Avenue, con ristorantini e pochi altri negozi. Ovunque case molto belle, per tutti i gusti. C'era anche una funeral home che pareva la casa bianca. Con altissime colonne all'ingresso. Scala diretta per il paradiso....
Dopodichè sono tornata a casa, caldo boia e umidità folle, ma strada tutta all'ombra di piante rigogliossisime. 

10#. Serata cinema, a Homestead, che non è più comune di Pittsburgh, ma è ad un tiro di schioppo. Siamo andati a vedere "Brave" della Disney, in 3D solo per congenialità di orari. Bel cartone, ma il titolo (trad. significa "coraggiosa" ed è riferito alla protagonista) dovrebbero cambiarlo in "cretina", perchè la principessina in realtà fa una cretinata dietro l'altra. Quello che loro chiamano "coraggio" io lo chiamo "minimo-della-decenza", riferito al come rimediare le p*******e che questa combina. E alla fine vissero tutti felici e contenti, ovvio, ma io avrei fatto volare tanti di quegli schiaffi da farla passare direttamente dalla Disney alla Paramount. 
Il grande centro (città) commerciale è stato fatto nella location del grande sciopero del 1892, contro l'acciaieria di Andrew Carnegie, finito nel sangue. Una vera battaglia per la busta paga. Ora invece c'è tutta una cittadina di parcheggi e box-mall, ossia negozi molto commerciali. E il cinema giga-mega-galattico, dove la busta small di pop-corn è grossa come il baule della Panda (nuova). Io ho preso una coca cola small e avrei potuto annaffiarci le piante che ho in camera (col rischio di farle morire ovvio, ma non si può bere tutta quella roba. I bicchieri grandi (e ho visto coppie prenderne UNO A TESTA) sono davvero da 2 litri!!

...e domani, Strip District per vedere la finale Spagna-Italia
Cosa succederà lo sapremo fra poche ore.
Per ora direi che ho detto anche troppo, come al solito. 
Notte!!


giovedì 28 giugno 2012

Soft ball and hard times


Che settimana strana... 
Comincio a credere che ormai le cose da raccontare su questo blog saranno sempre meno "interessanti", via via che procedo. Forse perche' ora sono nella fase di lavoro pesante, chi lo sa. Al momento voglio solo concentrarmi su di quello. DEVO imparare un sacco di cose, VOGLIO farlo e il mio scopo finale e' concepito in due fasi: 

#1 essere efficiente al 100% tanto quanto un impiegato americano; 
#2 poter attivare finalmente la meglio fase Italia, quella per cui tutti ci apprezzano al mondo. 

E non parlo di spaghetti. E a proposito di Italianita', mi e' capitata una cosa buffissima, che al momento mi ha fatto rimanere di sasso. Una piccola gaffe fatta da altri, per una volta. In casa ci sono tanti strumenti musicali, per lo piu' a corda (chitarre, violino, violoncello) e c'e' anche un mandolino. Quando l'ho visto per la prima volta sta settimana ho chiesto chi lo suonava. Mi e' stato risposto: <ma lo puoi suonare tu!> seguono momenti di silenzio, al che io dico qualcosa del tipo <ma che mi prendi per il culo? Spaghetti e mandolino?> e ho spiegato tutta la storia della paturnia nazionale di noi Italiani brava gente, che ci prendono in giro tutti per spaghetti e mandolino. 
Figuratevi che non ne sapevano niente, ahaha, quindi probabilmente questa cosa del mandolino magari e' solo un complesso di noi "gente con un posto al sole". Vabbe', io ci sono rimasta malissimo, e per risposta ho ricevuto una risata. Comunque accetto la sfida, imparero' a suonare il mandolino. Questo sara' la fase #3 del mio scopo finale. Comincio stasera, che saro' a casa da sola. E poi gli faro' un concerto, prima o poi, davanti ad un piatto di spaghetti alla puttanesca, vala'. 

Ieri -quasi dimenticavo- sono andata a vedere i ragazzi dello studio che avevano una partita di Softball. Prima o poi provero' anche quello. Pero' mi avevano detto che era come il baseball, ma con la palla piu' grossa. Bene, mi dicevo, e mi aspettavo un pallone di quelli gonfiabili da spiaggia. Poi quando ho visto la palla mi sono detta ma che mi prendete in giro? E' leggermente piu' "bigger" ma comunque minuscola. Allora voglio la super-mazza, eh!
Comincero' con lo studiare le regole, e poi vediamo. Comunque a me e' parso pericoloso, la palla e' dura e veloce. Uno della squadra avversaria se l'e' presa sul braccio e andava in giro un po' sifulo... Mah... Poraccio!
Io ho fatto le foto, che sono piaciute molto, anche ai capi. :)
(arrivare al campo)

(riscaldamento)

(riscaldamento: si fa con due mazze)

(relax)


(giocare)

(la nostra mascotte!! bellissima bimba)


Ma ora basta, va bene cosi' per oggi.
Ve l'ho detto che sono focalizzata sul lavoro.
Ma mi preparero' per un weekend dei soliti, promesso.

Uh! Domani, venerdi', c'e' la premiazione del concorso al quale ho partecipato, che mi e' valso un certificato dopo una settimana che ero qui. Si terra' al Museo di Andy Warhol, chissa' come va a finire... Ci sono anche dei premi. Ma per il momento mi preme la consegna che abbiamo in studio, settimana prossima. 

lunedì 25 giugno 2012

Torta di "pome" e altre storie

Ebbene, questa sarà l'unica foto che posto oggi, per parlare del mio weekend casareccio e casalingo.
Stavolta me ne sono stata schiscia schiscia a casa, devo ancora riprendermi dal "più grande patio party dopo il big bang".
Dunque, weekend tutto casa-senza-chiesa (naaaa, il weekend preferisco fare altro... la chiesa è buffa, ma ci sono già andata 2 volte. I dispari portano male...) dedicato alla pulizia della camera, della casa, e alla cucina.
Ho anche fatto spesa veloce nel super mercato (super in quanto a prezzi: sono biologici pure gli scontrini) East End Co-op che comunque resta un posto bellissimo. Una volta a casa, poi, nel giro di mezzora ho fatto delle lasagne un po' pazze, visto che in casa c'erano molte cose da usare. Abbiamo tanti di quei fagioli che manco Bud Spencer in "Lo chiamavano Trinità" potrebbe smaltirli facilmente.
Poi avevamo 4 tipi diversi di cipolle e un pacchetto di spinaci, triste e solitario come il binario di Modugno.
Insomma, detto fatto: al solito ZERO OLIO + ZERO BURRO (ma ho oliato la teglia con lo spray all'olio chimico, per non far attaccare niente. Voglio vedere quanti commenti scateno e di che tipo) e poi gran trionfo di cipolla in diverse tonalità, fagioli (una piccola tolla di fagioli insapore) spinaci e il solito mix di spezie buttate a caso per supplire alla mancanza di "grassi". Sale e pepe autogestiti, ovviamente.
Il formaggio: quello ci voleva ma anche se sono andata a fare la spesa apposta, ho dimenticato la mozzarella. Nel frigo c'erano 10 formaggi e ne ho selezionati con fare da intenditrice 3. A caso ovviamente, lesinando sul parmesan che era poco e mi spiaceva usarlo. La feta si è offerta spontaneamente, forse depressa per la crisi Greca, ed è stata accompagnata da un "jack" che non so proprio cosa sia ma è bianco e solitamente a fette - che ricordano dei mazzetti di post-it. Spero di non confondermi mai...
Insomma, solita pasta con i bordi arricciati, della celeberrima marca San Giorgio (che si trova sempre "in aziùn" - in sconto - come direbbe la Nonna Rita) che cuoce in 10 minuti e si gonfia secondo una strana proporzione aurea che ormai maneggio benissimo. Con la pasta cotta, ho foderato la teglia e distribuito gli strati di verdura e formaggi. Ormai so foderare la teglia al millimetro, anzi "inch".
Ultimo strato di pasta e poi.. non ho più nulla per coprirla! Niente panico: prendo dell'insalata cruda e la distribuisco alla carlona. Poi un po' di formaggio posizionato strategicamente. Così ci sono tutti i colori che uno si aspetterebbe dalle lasagne di verdura.
Tutto in forno, 450° gradi, 15 minuti circa e poi in tavola. Buonissime!!! Un successo clamoroso. E la dispensa ringrazia :D

Nel corso del weekend ho anche fatto pasta alla carbonara e questa tortina di mele dove però ho dimenticato l'uovo. Mi pareva che mancasse qualcosa. Per fortuna il sapore è buonissimo, visto che ho messo anche qualche uvetta e un po' di aroma di limone. Buonissima anche questa ma molto umida. Mi sa che non ha convinto troppo, perchè la sto mangiando solo io. Ma tanto era una teglia diametro 15 cm, il danno non è grave. E a me piace.

Il resto del weekend (perchè le mie ricette durano sempre 25 minuti massimo, cottura compresa. Sono OLTRE la Parodi, io) l'ho speso facendo un po' di giardinaggio, in studio e a casa, rinnovando camera remixando dei pezzi di mobilia che non servivano a nessuno, leggendo e preparando una "lezione" su Bruno Munari, lavando un po' di panni (fa tutto la macchina, ma capirai, devo anche scendere di tre piani per arrivare nel basement) chiamando amici e parenti, preparandomi per la prossima settimana (eventi e mostre da vedere) e partecipando pure ad una festa privata di un'associazione che ha aperto una nuova pista di bici nel bosco.
Lo so che tutto questo non ha senso, ma è successo tutto e qualcosa me lo sono dimenticato di sicuro.

Oggi al lavoro tutto regolare, ma mi rendo conto che devo imparare un sacco di cose. E lo farò, mannaggia a me, fosse l'ultima cosa che faccio.
Dopo due mesi di scimmia totale, ora è il momento di darsi una calmata e concentrarsi bene su cosa non so fare (troppo!).
Sono sempre stata impaziente e sempre lo sarò. D'altronde questo blog era già online vuoto un mese prima che partissi. Minimo minimo lo scriverò ancora anche dopo.
Ma dopo cosa?


sabato 23 giugno 2012

Coi piedi per terra


Scarpe nuove, di seconda mano, ma definitely comfortable!

venerdì 22 giugno 2012

WYEP dabliu-uai-i-pi


Ed eccomi qui di nuovo, a parlarvi delle mie avventure di Pittsburgher. Questo aggettivo mi fa sentire anche un po' carne da macello (il burgher) ma sto al gioco. D'altronde, sara' mica meglio essere una Milanese, che ti fa sentire una cotoletta...
Cittadinanze a parte, oggi vi parlero' velocemente dello studio. E' arrivato un nuovo ragazzo, che aveva gia' lavorato con loro quest'estate e si e' appena laureato. Benvenuto! Ed e' proprio di fronte al mio tavolo, anche se per ora sono ancora in fase di training, con un altro ragazzo che mi insegna ad usare il programma che non so usare. Questa settimana ho fatto passi da gigante, imparando in fretta mentre mi davano le cose da fare. Devo ammettere che sono un po' frustrata dal training... Io che ero abitutata a fare tutto e subito, senza bisogno di dirmi che cosa fare, ora mi devo iniettare tripla dose di pazienza e aspettare. Aspettare. Aspettare. In silenzio, anche, che perlomeno non devo tradurre. Il silenzio e' lo stesso in tutte le lingue, come il sangue e' uguale in tutte le razze.
Parolone eh? Oggi sono concentrata. Anzi, focused. Sara' la calma apparente.
***
Oggi vi scrivo mentre sono ad un concerto dal vivo, a Shenley Plaza, il tutto gratis e sponsored by WYEP radio.
Che Obama li benedica, sti ragazzi fanno tutto da se' senza pubblicita', vivendo di donazioni dei loro fan. Come si dice qui: they're doing great.

Mentre la musica va, e' il tramonto, brezza fresca, dato che oggi ha piovuto al volo, mentre ero al sicuro in studio. Si sta benone, sole basso e un po' protetto dalle nubi.
A parte la piacevolezza di essere qui, circondata da famiglie e bambini medio piccoli, con musica buona, se ripenso alla settimana devo dire che e' stata meno intensa. C'e' stata un po' di pulizia post party, anche se avevamo messo bene a posto nel weekend, e poi il mio taglio di capelli a Lawrenceville. Il giorno dopo, ieri, sono tornata ancora li' per vedere con calma il quartiere. Vi posto un po' di foto. La via commerciale che conta e' Butler street, molto carina. I prezzi dei posti sono abbastanza alti, e' una zona fighezza 10, direi. 
Tipico dettaglio da fighezza 10. Ero in un negozio di vestiti e dal camerino si vedeva il soffitto. Vecchio e rimesso a nuovo. Non è una rarità trovare posti cos' qui.

Ieri sera, comunque, sono andata a vedere una serata molto carina e strana, dal nome Pechakucha night vol.12. Scopro sul posto che l'hanno fatta pure a Milano, ma me la sono persa. Chissa' quanti anni fa, ma c'e' stata. Qui a Pittsburgh il tutto si è tenuto in una ex chiesa. Il posto è Union Project, 801 N Negley Avenue.

I partecipanti portano 20 immagini e queste vengono proiettate a ritmo serrato. La gente parla di progetti proprio altri, o manda messaggi universali. Ci sono state delle cose carine, devo dire, mi e' piaciuto anche l'ambiente ed ero li' in buona compagnia. 
Alle 10 di sera ho pedalato fino a casa, no stop. Per poi rilassarmi a casa. Ho pure scoperto che Shady Ave è un modo molto intelligente per tornare a casa in bici.

Ora ho viglia di fare una pausa da tutto e da tutti. Ho visto che qui c'e' qualcuno che conosco, ma non ho intenzione di parlare con qualcuno. Vedremo come va a finire. Per ora volevo solo scrivere e l'ho fatto. Non mi serve altro, se non rilassarmi. Verrò raggiunta più tardi da degli amici. E non ho progetti per il weekend, se non dormire, dormire e dormire. Il weekend passato ne valeva 4. Seguiro' giusto la partita dell'Italia, che tutti mi chiedono e io non so nemmeno chi puo' giocare e chi e' in galera. Forza, Italia, muovi le chiappette!

mercoledì 20 giugno 2012

Lawrenceville


Ahaha oggi l'ho fatta grossa... Era da tanto tempo che mi ero fissata di vedere il quartiere Lawrenceville e finalmente l'ho visto. Anche oggi sono andata al lavoro in bici. I miles totali sono 5.5 miles cioe' in pratica 8,9 km. Me la sono presa comoda, devo ammettere, nel senso che alle 8.15 ero in studio. Avevo preso l'abitudine di arrivare alle 7.45, tanto per fare. Mi sveglio comunque presto e quindi tanto vale pedalare. Ho voluto la bici...  Ora però mi faccio furba: mi metto la tuta e poi mi vesto per davvero in studio, così posso usare la gonna e pedalare meglio. Oggi ho lavorato fino alle 5.30 facendo pausa pranzo veloce. Veloce per modo di dire, perche' un'ora e' comunque uno sproposito. Ho recuperato quindi un po' sul tempo di lavoro.
Premetto che oggi c'erano 33° C e umidità al 300%. La pasta cuocerebbe nella scatola di cartone, con queste condizioni.

Ho rimesso su i pantaloni della tuta rosa dell'adidas con le scarpe verdi (effetto sauna, ma devo ancora comprare pantaloncini corti sportivi. Gli altri che ho preso sono a lavare) e mi sono diretta nel vicinissimo quartiere di Lawrenceville, non prima di aver controllato ad minchiam le mappe di Google. La mia pazienza su di una mappa va dai 6 ai 15 secondi, praticamente la capacita' di concentrazione di un criceto nei confronti di una monetina. Ma tanto mi bastava: ho inforcato la bici e mi sono diretta al quartiere suddetto. 

Si tratta poi di una grossa via commerciale, con tante piccole case convertite molto caserecciamente a negozi.   La prima tappa la faccio al Cimitero di Allegheny, davvero bello. La magia di un parco-bosco, pieno di lapidi va bè, che davvero meriterebbe molto più tempo. Chiudeva alle 7.00 pm ed erano le 6.00 circa.. non volevo rischiare. 
I negozi del quartiere, dove tornerò con calma ancora, scattando più foto, sono di tutti i tipi, ma per lo piu' riguardanti arte, tatuaggi e locali. Il ciclo completo dev'essere il seguente: vedi un'immagine che ti piace in una galleria d'arte, poi bevi per farti coraggio e vai a farti un tatuaggio, con l'immagine che hai visto. Io pero' mi accontento di una birra al volo, mentre aspetto il mi turno dal parrucchiere (che sembra proprio un negozio fighetto, una sorta di "Coppola" ma fatto tutto di dettaglietti indie e Ikea). Ecco, parliamo un po' dello stile in voga qui. L'unita' di misura, per fare le cose scientificamente, e' la fighezza. Diciamo pure una scala che va da 1 a 10. Fighezza 1 potrebbe essere Mc Donald, molto commerciale e scaccione. Fighezza 10 e' tutto cio' che e' stato comprato vecchio e diroccato (intendo casa o locale) e poi riverniciato, sistemato, messo a posto e farcito di divanetti zebrati, dettagli dal mercatino delle pulci, tappeti improbabili ma molto colorati, vasi di vetrocolorati, fiori finti mischiati a quelli veri -solitamente secchi-
Questo posto, con commesse tutte vestite in maniera yuppie-yippie ma con dettagli degni di Paris Hilton è davvero interessante. Ho visto che stava aperto fino alle 8.00 pm quindi ho "prenotato" il mio taglio. E' stata una cosa del tutto imprevista; sapevo che dovevo/volevo andarci, ma non avevo idea nè di dove nè quando. Quindi, eccomi qui, dal parrucchiere più balengo che abbia mai visto.



Le ragazze che lavorano qui sono super gentili e per 35 $ mi fanno un bel taglio. Poi bicicletto fino alla solita fermata del bus e mi faccio le ultime 3 fermate un po' comoda. Arrivo a casa che sono completamente bagnata. Non è più nemmeno sudore: è proprio un'anima liquida che mi avvolge. Doccia poderosa e poi cena, a base di cocomero.
Poi la sera la passo al pc, a informarmi su cosa fare prossimamente, per poter poi informare voi.
Un bacio, dalla mia caldissima camera anche di notte...
(Caro il mio Steve Jobb, avrai anche fatto l'I-pad, ma la fotocamera fa veramente cacare... cmq eccomi qui, post parrucchiere).

lunedì 18 giugno 2012

Una bellissima conferenza

Oggi voglio lasciarvi solo con un video e una foto. Vi lascio anche un augurio: che possiate sperimentare anche voi momenti toccanti come quelli che sto sperimentando io qui a Pittsburgh.
Oggi c'era la conferenza di Mindy dal titolo "The meaning of things: Pittsburgh 21st century triumph over 20th century renewal".  
Una conferenza dedicato tutta al razzismo nella società di allora e di oggi, e di come è possibile fare per coinvolgere la comunità nel miglioramento. Il tutto con storie di vita stupende. Questo video racconta la storia della madre di Mindy.


E ora tocca a loro nella foto (ci sono pure io!) e a tutti quanti fare sì che il dialogo così bene iniziato possa andare avanti ancora, CONCRETAMENTE.

https://www.facebook.com/DesignAllies
http://www.cdcp.org/


domenica 17 giugno 2012

Il patio party più grande della storia

Ebbene... party per 40 persone? Fatto! Ed è proprio vero che, se "certe cose non hanno prezzo, per tutto il resto c'è MasterCard". No in realtà non è stato nemmeno così esagerato, il conto, ma in realtà io non ne so molto, perchè a me spettava SOLO creare l'ambiente.

Cosa volete sapere del party? siete curiosi?? Ditemi voi da cosa cominciare, che io ora sono un po' stanca, visto che è domenica notte e siamo sempre qui, a quest'ora, a compilare questo piccolo diario di bordo.... Dai scherzavo, comincio io, senza altri giri di parole.

TEMA: Amusement Park Party, ovvero: parco di divertimenti. Quando nacque l'idea di fare sto party avevamo solo una data e mi è stato chiesto di trovare un tema. Io sono andata su Wiki-so-tutto-io-pedia e ho scoperto che ieri, nel 1884, cominciarono a funzionare le prime montagne russe a Coney Island. 
Chi avrebbe il coraggio di provare QUELLE, oggi? suppongo pochi.
Tema trovato, quindi, senza problemi. Alternativa: Blooms-day, di Joyciana memoria. Ma forse non sarebbe stato così divertente.

AMBIENTE: a me è stato assegnato il task di creare l'ambiente e così ho fatto, seguendo la miglior tradizione Milanese del fò tutt mi e al fòo bèe: faccio tutto io e lo faccio bene.
Mi sono dedicata al minimo dettaglio e mi sono figurata tutto con largo anticipo, con foto etc. Al momento di fare la spesa di ambiente, avevo l'esatto numero di ballons e di decorations che mi servivano. Come ho fatto? Così:
il Garage, usato come ristorante, per tenere i cibi e le bevande, protetti da foglie e sole diretto. Lo sfondo giallo è stato un colpo di genio, per coprire tutto quanto c'era dietro. 

Il castello, ovvero lo scivolone e piscina. Ovvero viene qui usato nel VERO senso della parola (signif. "oppure").

La giostra, o "circular ride". Fatta di niente, ma dava l'effetto che volevo. Extra points per le mega palle a penzoloni. Qui a Pitt non manca nulla, in particolare se vai da Mike Feinberg, nello Strip District. Compri bene, tutto e spendi poco. 

The beach: dovevo ricreare cony Island e frugando in cantina ho trovato quel che serviva senza spendere una lira: due cadreghe e una umbrela e via. Come direbbe il mio amico Stefano: camèl e barchèta e... lui sa il resto.

E insomma, poi il party è fatto di persone, ecco tutto. E le persone non mancavano. Sono contentissima di aver pensato a dei piccoli tavolini gialli, fatti di scatole di cartone e di rifiuti di legno che, opportunamente mascherati all'Italiana, creavano effetto lounge bar/futon d'alta classe. Non male, mi congratulo con me stessa.




MENU: BBQ di hamburgher e hot dog, poi insalata Italiana (si me l'hanno fatta "conoscere", hehe!) di pomodiri mozzarella menta e cocomero. Non storcete il naso e fatela pure voi, che è roba buona. poi farro con pomodorini secchi e feta. Il farro qui è pastina (come dimensione) a forma di osso di seppia. é pasta regolare, niente a che vedere manco di striscio col farro vero nostro. Delizioso veramente, ne porterò qualche pacco in Italia e ACCETTO ORDINAZIONI. mmm, non vedo mani alzate però ;)
La spesa l'abbiamo fatta venerdì notte, dopo essere stati ad una festa di quartiere ad Hazelwood, a sud. Poi da bere un sacco di birra e vino e bevande soft drinks. e per finire torta, tutta di pan di spagna con in mezzo un sottile strato di fragole fresche e panna. Tutte cose buone e ragionevoli. La spesa era tutta qui dentro: 

Il party è fluito alla grande, ho messo lucine colorate ovunque e quando si sono accese è stata magia vera. Party durato dalle 5 alle 10.30.

Oggi, domenica, mi sono svegliata che mi sembrava mi fosse passato sopra un carro armato. Ho fatto colazione poi sono tornata a letto. Poi al pomeriggio alle 2 siamo andati a vedere un Musical in Downtown. Era Chorus Line, vecchio ma molto bello. 
Tornati a casa da quello ci siamo diretti ad un party organizzato da una persona speciale, in un loft speciale. Anche lì era pieno di gente e tutto era organizzato in onore di Mindy Fullilove, professoressa alla Columbia University. Domani farà una lecture in un Centro Congressi molto importante, l'August Wilson Center of Afroamerican culture.
Ora Mindy è a casa nostra, che si prepara per domani. Che persona speciale... non vedo l'ora di sentire la sua conferenza. 

Forza Mindy, break a leg...!