domenica 26 agosto 2012

The End (senza titoli di coda)

L'ultimo weekend a NYC é sempre bellissimo. Ho messo insieme momenti per me, cultura, shopping, famiglia americana e fotografia.
In queste ultime ore di vacanza é stato fatto di tutto e i miei piedi possono testimoniare.

Vi lascio cosí, con un bel sorriso da Starbucks e un arrivederci al prossimo post, lavorativo suppongo. No aspé, ci saranno le foto!!! Prima o poi...

Buon agosto,Italians! Godetevi il caldo...

sabato 25 agosto 2012

E infine venne la fine

E infine venne la fine, della vacanza ovviamente. E dove la finisci una settimana rilassante al mare? NYC é un finale alternativo molto interessante, che mi permette di togliermi lo sfizio (a distanza di due settimane dal precedente) e di vedere un po' di sano casino. Siamo partiti dalla casa al mare lasciando tutto pulito e in ordine. Io ho trovato tutti i soldi che c'erano in casa, lasciati da precedenti guests e li ho ligiamente consegnati al proprietario, che non credeva ai suoi occhi. Gli ho pure trovato una carta di credito e la collanina di sua figlia. 

La prima tappa del viaggio verso New York é stata fermarsi a West Orange, per vedere la casa di Mindy. Abbiamo visto anche il suo quartiere e il centro creativo dove lavora la figlia. Certo é difficile spiegare quanto é importante, per i giovani del posto, un luogo del genere, dove riunirsi e creare. Quando posteró le foto capirete e vi domanderete cosa cavolo ci facevo in quel quartiere di case distrutte e povere, miste a casette decenti e sicuramente benestanti. Cosa volete che vi dica: é l'America: tutto e niente messo insieme. Non proveró nemmeno a spiegare che tutto quello che ho visto (graffiti, tavole, street art, vestiti fatti dalle ragazze, pattumiera mista a pennelli) tutto ció rappresenta una validissima alternativa a droga e malavita. Ed é molto bello, bellissimo, anche se terribilmente complicato.

Da W Orange a Manhattan, via Lincoln Tunnel, ci sono solo 30 minuti circa. Siamo arrivati da Jersey City e Hoboken, in pratica, anche se non siamo entrati in quelle cittadine. Carlo's Bakery mi dovrá aspettare ancora per molto, altro che. Ci siamo diretti in hotel (vicino alla Tudor City) e poi siamo usciti per le vie piene di gente, supni e puzze di tutti i tipi. Nellamia modesta lista di posti frequentati, NYC resta il posto piú puzzolente che abbia visto. Ovviamente non sono stata in tanti altri posti, che sicuramente meritano attenzione e un naso di gomma, ma a NYC quando c'é puzza di merda, resta li anche per 6 blocks. 
Il nostro giro ci ha portato in vari posti, tra cui F.A.O. Schwartz e l'Apple Center, per poi finire in un ristorante davvero buono dove i camerieri sono attori di Broadway che cantano e ballano mentre mangi. É un pasto a base di cibo all'americana del tipo diner e musicals. Davvero bello. il posto si chiama Ellen Stardust Diner http://www.ellensstardustdiner.com/ che consiglio a tutti. É davvero divertente e piacevole, pieno di gente ma con ragionevoli tempi di attesa (15 minutimax al venerdí, ed eravamo in 6).
Ora dopo cena vi scrivo dal wifi dell'Apple store. Le bimbe stanno facendo shopping e chi non ne ha voglia sta qui, hanging out in relax.
Illuminata quindi dalla luce della Mela nella grande Mela, sulla 5th Ave, vi saluto e mi preparo per domani. Incontreró la cugina che vive a NYC e andremo un po' in giro.
Mi manca un po' l'Italiano medio, devo ammettere. Non é nostalgia, ma solo voglia di comprensione. E magari voglia di mandare a quel paese qualcuno, a caso, tanto per scatenare una rissa alla Maria de Filippi. Qui ormai ho fatto pace con tutti e appianato tutte le tensione e i non-detti che erano rimasti in sospeso quindi... Che barba (si scherza, ovvio!)

Andate a quel paese, tutti!!!!

mercoledì 22 agosto 2012

Chiamasi vacanza!

Questa vacanza non é tutta sole cuore e amore, ovviamente. Ci sono sempre dei momenti un po' piú impegnati, oltre che impegnativi. Il che rende la cosa molto piú interessante.

Innanzitutto se vai in vacanza col capo é normale che si parli di lavoro e infatti... Non é stato proprio lavoro ma quasi. Il mio sesto senso mi dice che lo sará molto presto. Io documento tutto con la mia macchina fotografica. Tutto, perché so che poi servirá (e non sbaglio mai su questo. Uso il 96% dei miei scatti).

Insomma, Ocean Grove non é solo queste poche casette belline, all'americana (che parliamoci chiaro: sono una lezione di architettura, altro che palle!!!!). Il posto é molto piú grosso e collegato ad altri insediamenti che in passato hanno conosciuto varie fortune, piú o meno legate al turismo, ma anche al jazz.
Ieri, in soldoni, dopo aver lavorato sul mio concorso, mi é stato proposto di andare in questo centro civico a conoscere un signore che ci avrebbe parlato della storia del posto e della sua urbanizzazione. Ho cosí scoperto la parte piú rovinata ndella cittadina, smaciullata da urban renewal anni 60 e da qualche incendio che in una notte ha cancellato case e negozi. Intere vie andate in fumo in poche ore. Quartieri distrutti per decenni. Questo signore, Paul, ci ha parlato ininterrottamente per un'ora e mezza, fornendoci la storia di questo posto a partire da Colombo. Fino ai giorni nostri, con tutti i problemi legati alle segregazioni razziali che ci sono (neri e ispanici) e le cose positve che ci sono, da qualche anno. Vengo cosí a scoprire (P. non ti arrabbiare e cerca di capire) che la rinascita di questo posto é avvenuta grazie all'arrivo massiccio di comunitá gay and lesbian, che hanno positivamente impattato sul mercato immobiliare e sull'economia del posto. Si insomma, hanno portato cucuzze e buone idee, aprendo i negozi, locali, ristoranti e venendo ad abitare qui. Che comunque significa a stare a due ore da Manhattan, con ottimi collegamenti via treno e bus. E infatti nei giorni scorsi, di gelato in gelato, abbiamo visto tanti bei sti nuovi, molto creativi, con installazioni di arte da tutte le parti. Molto bello davvero.

Oggi invece siamo andati, al mattino tardo, in giro per negozi e sorpresa sorpresa, qui trovo un sacco di negozi di usato. E che usato!! Posti davvero carini con roba piú che firmata. Cedo alla tentazione e mi piglio una magliettina da mare, tutta ricamata, e poi un paio di scarpe di gomma, tipo galosce (suppongo che solo un quinto di chi legge sa cosa sono le galosce, e quel quinto é mio familiare...). Mi ritengo piú che soddisfatta. 
A metá giornata sono andata in spiaggia, da sola, per qualche ora. Ho persino fatto i complimenti ad un papá che, col bimbo al braccio, ha aperto una sorta di tenda parasole. Gli ho chiesto dove l'ha presa e lui mi ha detto che l'ha presa ad un garage sale per 5 bucks. Ci vogliono 3 secondi ad aprirla e 3 ore a chiuderla, ma comunque sí, si ritiene soddisfatto. Ho fatto la mia chiamata per organizzare il sabato con una cugina a NYC e mi sono sentita incredibilmente felice di essere qui, in spiaggia, a guardare l'oceano, circondata da gabbiani enormi.

Prima di tornare a casa e accompagnare loro a fare la spesa mi sono diretta verso un negozietto per comprare le ciabatte nuove, visto che le havaianas hanno dato tutto quello che potevano. Ovviamente sono uscita dal posto anche con un felpone extralarge (no other sizes) e delle braghette extracorte (nothing else) tutte firmate LIFEGUARD (la divisa nazionale dei bagnini). Ora mi sento come Pamela Anderson nelle prime puntate di Baywatch (senza, cioé, 9 kg di silicone per ciascun punto cardinale). Non useró nulla finché sono qui, ma a PGH saró molto orgogliosa di sfoggiare il tutto in casa, senza il pericolo di essere chiamata in soccorso di chicchessia.

Per cena abbiamo fatto il pesto, senza pinoli o noci perché ci sono allergie varie (massimo rispetto per le allergie) e poi il solito 5g a testa di pesce spada alla griglia. Molto buono, a dire il vero, ma qui va cosí: si mangia tutto il giorno e la cena é giusto un rituale, dove si consuma una bistecca di pesce e 500 g di pasta in 8 (e solo i bimbi fanno il bis, che devono crescere...). Vabbé insomma, tutto bene benissimo comunque. La compagnia é deliziosa e davvero sono felice di essere qui. Sono vacanze vacanze, per la prima volta forse mi sento rilassata. Di solito mi scasso in viaggi del destino e tour de force totali. Qui invece faccio tutto con calma, e molto poco, ma non ne soffro affatto. Si chiama proprio vacanza!

Ps. Sasera pure 8 minuti di fuochi d'artificio. Mica male!!

lunedì 20 agosto 2012

Sole, spiaggia e New York Times


Potrebbe essere proprio questa la versione americana de "gazzetta, granita e ciabatte" che solitamente ci si aspetta in Italia ad Agosto. Ma qui negli States Agosto é solo un apostrofo giallo tra le parole luglio e settembre. Giá, perché se nel weekend tanta gente era in spiaggia (e comunque mi compiacevo dello spazio pro capite e del non dover condividere la mia chiappa destra con sconosciuti, come avviene da noi in questo periodo) oggi che é lunedí in spiaggia non c'era quasi nessuno. Ci sono andata relativamente presto e quindi mi sono complimentata con me per l'accortezza. Ma poi, ora dopo ora, i bagnanti non aumentavano di molto e come mi é stato confermato, sono tutti al lavoro. Piccola ingenuitá Italiana, quella di fiondarsi al mare ad Agosto? Forse sí, ma di sicuro gli spazi qui sono tutti diversi. 
Io mi sono messa di buzzo buono a crearmi una seduta speciale nella sabbia, tutta modellata secondo le mie misure. Il risultato, opportunamente coperto con un telo da spiaggia, era di una clamorosa comoditá. Mi sono seduta lí tutto il giorno, incapace di muovermi se non per andare velocemente a casa a prendere il pranzo per tutti e poi riportare gli avanzi. Anche qui funziona che sono il capocuoco, in sostanza, e mi occupo della cucina. Mentre prima ero un po' timida nel mio approccio con i vari pasti da offrire, ora mi permetto di far notare che certe cose non si fanno. A volte vengo presa in giro per piccoli dettagli, e io faccio gentilmente notare che se non vengo a dire ad un americano come fare il barbecue, nessuno mi deve cagare la minchia su come si fa la pasta. Scusate il tono aulico, ma siccome devo cucinare per 9 persone, mi permetto di tirare fuori "gli attributi" e "put on my big girl pants", espressione che ho appena imparato. Significa farsi coraggio, in soldoni. 
E quindi eccomi qui, in questo bellissimo villaggetto di mare, con l'oceano a destra e case di fine ottocento a sinistra. 
Oggi ho passato gran partte del tempo a leggere il New York Times di ieri, seduta nella mia cadrega biologica. Mi sono totalmente immersa nella lettura delle recensioni dei libri ed é stata una gran lezione di inglese e di cultura. D'ora in poi compreró sempre il NYT della domenica, per avere tutti quegli inserti. Le recensioni erano molto ben scritte, ho solo da imparare da quelle. Spero che presto anche il mio blog (italiano) possa migliorare grazie a quelle. 

La mattina era un po' nuvolosa, ma al pomeriggio ho preso tanto sole e infatti ora sono bella rossa, anche se non brucia niente. Loro si ostinano ad offrirmi la protezione 50, ma chi mi conosce sa che se decido-di-non, non c'é modo di farmi ragionare (perché é sempre cosí: decido di fare cose sbagliate per il gusto di fare la mia scemata quotidiana). Insomma, vado al mare ogni tre anni e non faccio lampade: avró il diritto di prendere il sole come e quando voglio? Non rispondete, la risposta é sí comunque. 

Alla sera la bimba piccola (10) voleva la pasta col formaggio e il prosciutto. É la cena di Michael Phelps, in pratica, anche se lei non ha esattamente lo stesso consumo calorico, ma l'appetito si. 
Avevamo la ricetta dalla mamma e mi é stato ordinato di cucinare il tutto per cenare alle 6. Cosí ho fatto quindi: un kg di pasta prosciutto e formaggio misto a latte per sfamare un esercito (e la bimba). Per fortuna é piaciuta, anche a me tutto sommato. Dopo cena siamo andati ad Asbury Park (ci si arriva in 15 minuti a piedi) dove tutti si sono presi un gelato. Qui la cottadina é piú moderna, una sorta di Forte dei Marmi, con ristoratini e negozi. Non ho mai visto gelati cosí grossi e gusti cosí strani. Ma il posto era evidentemente uno buono e italiano. Nel mentre, un tramonto stupendo colorava la sera e le casettine. Vorrei proprio postarvi una foto, ma dovrete aspettare un po'.

Queste vacanze al mare sono proprio belle, mi sto divertendo un sacco e rilassando anche. La compagnia é proprio buffa e bella, sto proprio bene con loro. E ho comunque i miei spazi e ritagli di tempo libero, che comunque non faró altro che aumentare sempre piú, in accordance with quello che voglio fare, nel momento in cui voglio farlo.
Sono qui da 4 mesi, perfettamente inserita ma "mai confusa" con l'ambiente. Sento che qui mi sto smussando e "specializzando" e non potrei desiderare di meglio. Se prima ero una tipa tosta, ora mi sento sempre piú tosta. E sempre piú Milanese, perché la mia Milano resta e resterá sempre la mia casa, con la mia gente, il mio smog, la mia présa da fáa tutt cos.

Peró noi Milanesi, si sa, ci manca solo il mare. E allora eccomi qui, a godermi il mio "posto al sole", circondata da fedeli Metodisti e ancor piú fedelissimi consumatori di gelato/ice-cream/italian-ice/cones/granita e in genere gelato confezionato (ognuno di questi prodotti é diverso e loro fanno molta attenzione ad alternarli tutti, preferibilmente nella stessa giornata, ma con molta precisione e metodo). 

sabato 18 agosto 2012

Abbandonata e poi recuperata.... Che inizio turbo-lento!

Arrivare qui é stata un'avventura, ma grazie al cielo ne é valsa la pena. Innanzitutto appena ho finito di scrivere il post sulla mia partenza ho ricevuto un messaggino il quale mi diceva di arrangiarmi coi bus, per venire qui. Mi sono stati comunicati i numeri da prendere e le fermate e alle 5.30 del mattino mi sono ritrovata a NYC completamente sperduta e stanca, circondata da barboni. Dopo aver pianto per un po' mi sono fatta coraggio e sono riuscita a capire dove dovevo prendere biglietti e bus. Port Authority di NYC, qualcosa come 1000 linee diverse da prendere, e io in lacrime come una fontana. Sono peró riuscita a prendermi un caffé gigante, una banana e chiamare in Italia la mia famiglia, quella vera. Poi sono ripartita alla volta di Ocean Grove, dove almeno qui sono venuti a prendermi alla stazione. Sti cazzi, direte voi... 


Il posto é davvero bello, con una buffa storia. Ocean Grove, dove sono ora, nasce come una colonia di metodisti. Non so neppure cosa siano, ma suppongo che funzionino un po' come i ciellini, ma ancora peggio (incredibile, eh?) Pensate che addirittura non si puó andare in spiaggia di domenica mattina, perché LORO vanno in chiesa. Mi domando quale sia la punizione se vai in spiaggia... 4 pater noster? Chissá in cosa credono... Bh!
A parte questa stranezza, il posto consiste di tante casette, max tre piani, una piú bella dell'altra. Tutte in stile vittoriano, con dettagli in legno emcolori pastello. Una delizia per gli occhi. Non é affatto kitch, come posto, perché é veramente autentico, non é Disneyland. I approve!!
A parte la spiaggia sull'oceano (spiaggia che si trova a 6 case dalla nostra) ci sono tanti piccoli negozi di alimentari e souvenir, o ristorantini. Tutto in linea con le case. Ora che vi scrivo con l'I-pad non posso caricarvi le foto, ma le vedrete prestissimo, appena torno. Sono davvero felice di essere qui. 
Oggi sono completamente stonata, comunque, mi bruciano gli occhi e ho dormito a sprazzi dove capitava. In spiaggia, sulla poltrona... ovunque dopo la notte passata sul bus. Tutti mi avevano detto peste e corna della compagnia Greyhound, ma in realtá mi sono trovata anche meglio, forse. Molto piú spazio, bus pulito, wi-fi e gabinetto pure qui... Si parte alle 10.45 e arrivi alle 5.45 circa, alla stazione vera Porth Autority. Megabus ti scarica in strada. Il prezzo é lo stesso. 
Ora voglio solo riposarmi. Oggi é stato bello ma intenso. 100 punti per il pranzo in un ristorante chiamato "l'artista affamato" dove abbiamo mangiato ottimo cibo all'americana. Buonissimo davvero. E mi hanno oferto il pranzo! Bello bello.

Bene allora, vi saluto. Direi che per ora ne avete abbastanza, da leggere.
Mi spiace per le non foto, ma sapete come si dice: potete mica avere tutto!
Ciao belli...

Tutti al mare!!

Ahahah!! Le vacanze cominciano con una bella risata e due birre, venerdí 17. Chemmefrega a me... A Pittsburgh si puó. Si puó fare che vi scrivo da un hotel di lusso a PGH, dalla Hall principale, solo per il fatto che ci sono entrata. Chissá se mi cacciano mentre vi scrivo. Io ne approfitto per ora.

Dunque dunque... Ultimo post ero stanca morta, troppo stanca per andare in vacanza. E per andarci, in effetti, devo fare molta strada, ritornando a NYC in meno di 10 giorni. Lí verró raccattata e portata al mare. Sono ancora molto stanca, ma la giornata é andata comunque relax e quindi.. Meno stress. Ci sono tante novitá piccole in ballo, ma andiamo con ordine. Ieri ho incontrato la ragazza del comasco che sta qui ha PGH da gennaio, per lavorare. É un chimico, molto simpatica, ma non si trova bene con l'ambiente e la gente che c'é lí. Esperienze diverse, nemmeno per sogno paragonabili. Architettura é fatta di persone per le persone, chimica é tutta casa e laboratorio, e in laboratorio non lavori mica sulle persone! Ma ora che ci siamo trovate sono sicura che faremo altre uscite. Italiani a Pittsburgh, cari miei! Ci si trova benissimo tra di noi


Stamattina ero proprio stanca e non avevo né la forza né la voglia di andare in vacanza. Volevo solo dormire. É colpa mia, perché sto facendo davvero tante cose assieme e in piú sto leggendo un libro bellissimo che ho quasi finito, su quella poveraccia di Edie Sedgwick, una delle Superstar di Warhol. Che poveraccia... Quanto droga per cosí tanti anni! E cosí giovane!!! Quando vengo a saperedi queste persone mi domando il perché. Perché bisogna fare cosí tante minchiate. Mistero. Bello da leggere, e sentirsene lontani. Il mio é voyeurismo puro. Il titolo del libro é "Edie, an american girl", scritto molto bene raccogliendo testimonianze di tutte le persone che l'hanno conosciuta. Un lavoro titanico, consiglio vivamente la lettura. Che mi tiene sveglia fino a pre improponibili, ed é tutta mea culpa.

Altra cosa in ballo che c'é é un altro concorso di architettura che sto facendo. Ho un'idea troppo bella che mi fará vincere ancora. Me lo sento, é troppo bella. Ma ne riparleremo a settembre o dopo, per lo meno. Per ora vi basti sapere che il mio cervellino va a mille, troppo bello!

E ora veniamo alla novitá piú grossa: mi devo comprare un motorino. Non ne posso piú della bici. O almeno, se faccio 12 ore in studio, il motorino é necessario, perché poi devo anche fare spesa e tante belle altre cose che mi rubano energia. Sono davvero stufa di pedalare. É ora di dire basta!! 
La macchina é troppo costosa. Me ne frego, mi prendo il motorino e d'inverno mi prenderó il freddo che devo. Chissenefrega.

Qui dalla hall non mi cacciano ancora, bene bene... Io devo aspettare ancora piú di un'ora per prendere il mio bus. Ma va bene cosí. Nn mi annoio di certo. Continuo a cercare su internet motorini di seconda mano, a prezzi buoni. Vediamo che trovo. Magari vendo la bici, che non fa mai male. Mi abbaterá il prezzo finale, all in all. 

E ora vediamo di andare al mare...
Questa é la prioritá. Mi forzeró a rilassarmi, me lo giuro a me stessa. 
Vi aggiorneró presto, promesso. Cosí saprete com'é Jersey Shore, ma non quello dei "Guidi" come dicono qui, riferendosi ai tamarri muscolosi. 
Vedrete, vedrete...

giovedì 16 agosto 2012

Stanca morta

Sono stanca morta, troppo per fare qualsiasi cosa. Stasera vado a cena con una ragazza di Como, che non ho mai visto. Ci siamo contattate tramite sua mamma, che ho incontrato per caso mentre era qui a PGH come turista. Io ero coi miei al Phipps Conservatory e lei anche, con un amica. Sentiamo parlare in Italiano e il gioco e' fatto! Scopriamo persino che sono di Como, fantastico. Dopo 3 settimane che avevo lasciato il biglietto da visita, la ragazza mi ha contattato e stasera ci si becca sotto al dinosauro del Carnegie Museum. Poi ristorante indiano, probabilmente.
Poi domani vado in studio con la valigia, e di notte riprendo il bus per nyc. arrivo alle 6 del mattino e mi prendono i cugini per portarmi al mare. a Ocean Beach penso di aver capito.

Sono troppo stanca per pensare.
penso che in valigia mettero' solo un costume (non ne ho altri) e una macchina fotografica.
Le foto? Pittsburgh? Altre news?
Troppo stanca per fare altro.

sbuff...

lunedì 13 agosto 2012

Weekend folle a New York


(SCRITTO SABATO) E quindi viva nyc! Eccomi qui, bionda come un limone, nella citta' che non dorme mai. Sono partita ieri, a mezzanotte, ma non prima di aver partecipato al BBQ dedicato al Softball team. Quello é stato organizzato nello studio ed é venuto benissimo. Il mio compito era fare foto (compito che mi sono data io, perché vedo che servono sempre, le foto) e ne ho fatte tante, vi assicuro. Tante e belle. 
 Dopo di quello siamo andati velocemente a casa e poi con la flemma di una lumaca sono stata accompagnata di nuovo in downtown a prendere il bus. Siamo arrivati al pelo. Io ero stanca morta e molto preoccupata, ma sono riuscita a prendere bus e un bel posto, nel piano di sopra. 
Ho dormito tutto il viaggio, un po' scomoda, ma mi sono fatta le mie 7 ore di sonno. Interessante pausa alle 5.15 del mattino, in un benzinaio/autogrill col prezzo della benzina che si aggiornava ogni tot secondi. Attrezzati sti Americani... 
Il mega bus che ho preso non per niente è della catena megabus.com. Ve l'avevo giá detto. C'e' anche il wi-fi e il wc, anche se a dire il vero non ho usato molto né uno né l'altro.
Arrivata a nyc verso le 8 del mattino mi sono diretta subito da starbucks per fare colazione e poi da lí sono ripartita verso nord, verso il Whitney Museum, zigzagando tra la 7th, 6th e 5th avenue, arrivando fino a Madison Avenue. Ho fatto un po' di tappe, foto a grattacieli, ritrovato posti dove ero stata con mia sorella quest'estate... E ancora una volta il pensiero va in Italia. Qui ci sono molti Italiani in vacanza. Non ero piú abituata, visto che a PGH non ce ne sono quasi. Anche se... Forse giovedí incontro una ragazza italiana di Como. Lunga storia, ma se va in porto ve la spiego bene giove.
Ora concentriamoci su NYC. Non sono stanca ma mi sento sporca. Fa caldo e il viaggio é stato lungo. Ora sono in coda per vedere la mostra di Yayoi Kusama. Incontreró il mio amico Nikolay piú tardi, per pranzo.


Mostre davvero interessanti, non c'e' che dire. Non solo quella di Kusama.    
Mi prendo qualcosa da bere e poi mi chiama Nikolay. Come da tradizione siamo sulla stessa strada e ci camminiamo incontro. Solo il destino fa in modo che siamo sempre sullo stesso lato, in modo da non superarsi per sbaglio. Lui é sempre piú alto, io perfino bionda... Ma ci Troviamo al volo. E da lí in poi la giornata diventa stupenda, piú di quanto potrebbe essere una giornata fighissima a NYC. Andiamo a fare pranzo in un posto molto americano, vicino al suo college. Un piccolissimo ristorantino da studenti, che sembra uscito dagli anni 50. Bellissima chiacchierata, mi mancava parlare con un amico amico. 
E poi la parte divertente del pomeriggio. Lui continua a parlarmi di una cosa che dobbiamo assolutamente fare perché é troppo bella. Mi parla di un certo speed ball, e visto che si era parlato di sport ho immaginato fosse tipo softball o baseball. Ho detto va bene subito, senza capirci una mazza, e alla fine, dopo un po' di fermate di autobus, arriviamo al Pier 83 dove la scorsa estate (un anno fa.. Ma si puó? Si puó si puó) mia sorella ed io abbiamo fatto la crociera di tre ore attorno a Manhattan. E ho quindi scoperto che non si trattava di speed ball ma bensí di speed boat, ovvero "la bestia" aka "the beast". Tanta roba insomma! E sapevo benissimo che tutto ció significava bagnarsi fino all'osso, per schizzi e onde anomale causate da queste parche da 2000 e passa cavalli. Mia sprella ci ha perso la macchina fotografica, su di una bestia come questa. Nikolay si é sincerato di farmi mettere la borsa grossa al sicuro e poi sono saliti. Io era ore che volevo farmi una doccia, ma non pensavo esattamente a quel tipo di doccia. Il tour é cominciato dopo 15 minuti di raccomandazioni, dopodiché la barca é partita a manetta, scatenando tutti quegli equini proprio sotto alle nostre chiappe. Una sensazione clamorosa. Tutti urlavano di gioia ed era come stare sulle montagne russe. In un attimo eravamo alla statua della libertà e un attimo dopomdi nuovo al molo di partenza. Prima di ritornare il capitano della barca, opportunamente indicato sulla T-shirt come "beast master", ha fatto un 360 con questo motoscafone carico di almeno 100 persone. Un vero drago! É stato come volare, in quei secondi, davvero divertente.
(SELEZIONE DI FOTO. LE ALTRE SONO TUTTE QUI)
Per riprenderci, visto che entrambi eravamo felici ma stanchi, ci siamo accomodati sul lungo Hudson a chiacchierare ancora e poi siamo andati verso il mio ostello, che non avevo ancra visto. É il Chelsea Star, 300W sulla 30th. Lui si voleva premurare che il posto fosse buono e io volevo solo farmi una doccia. Alla fine il posto é stupendo e pulito, perfetto per una notte, con tutti i comfort che uno potrebbe desiderare. H svuotato un po' la valigia e ne ho fatto borsa, senza troppi complimenti. Per cncludere la giornata assieme siamo andati a berci un po' di birre, vedere baseball e rilassarci. Non immaginavo proprio che mi ci sarebbe voluto proprio un weekend cosí. Mi sento rinata. Stanca ma rinata.
Dopo esserci salutati sono tornata all'ostello e mi sono finalmente fatta una doccia. Che senzazione stupenda! Poi dato che erano le 9 di sera e avevo fame mi sono diretta a caso lungo una via, cercando un posto giapponese che speravo di ritrovare. Invece come una falena con la candela, dopo tot blocks mi sono trovata davanti ad un ristorante thai, Royal Siam. Non avendolo mai provato e vedendo che il posto era carino mici sono fiodata a palla. Ho mangiato benissimo, una bella insalata di carne macinata in spezie e salsa di lime. Piú il riso bollito a volontá. Non potevo chiedere di meglio. 
Uscita da lí mi sono coordinata al volo con il motivo vero e unico per cui sono venuta a NYC. Ci siamo dati appuntamento domani e non vedo l'ora di rivedere una delle persone che mi hanno cambiato la vita. 
Ora vi scrivo dal mio ostello, che raccomando a tutti. Costa poco ed é in posizione spettacolo. Architetti: é in vista del grattacielo di Renzo, quello del New York Times.  Accorrete accorrete!

Ovviamente non posso citare Pittsburgh in questo post, se non per dire che NON SONO A PITTSBURGH, ovvio. Ma vedere NYC in questa veste cosí weekendiera é proprio bello. Non ho la fregola del turista ma nemmeno l'apprensione del residente. É la gioia vera del cazzeggio e del vedersi con amici. Tutto qui. Stupendo e semplice. 

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(SCRITTO DOMENICA)
Sabato sera ho incontrato dei ragazzi italiani di Napoli e dintorni. Abbiamo passato un'oretta a parlare assieme del tanto e del poco. Sono qui a studiare non so cosa, ma mi ha fatto piacere chiacchierare in italiano. 
Al mattino di domenica invece mi sono organizzata per il resto della giornata e ho fatto colazione da Starbucks come sempre. Mattino presto, non c'era nessuno in giro, alle 8 del mattino. Anche NYC dorme, eccome!!
Da li, tutto il SoHo che conta e shopping folle lungo Broadway, Spring Prince e solo Bloomberg sa che altre vie ho visto.
Una sensazione bellissima. 
Ho davvero scatenato tutta la mia ira modaiola, menando fendenti a destra e manca con la mia postepay. Babbo, era abbastanza vuota prima, ora é a secco del tutto. Ahaha! 
Era tanto che aspettavo questo weekend e devo dire che é stato un successone. Mi sono anche cambiata nel mezzo dello shopping, inventandomi un look da Signora dei Ferrero Roché, quella de Ambrogio sento un certo languorino. 

Per il pranzo, a proposito di languorino, sono andata in un piccolo supermercatino mercato, dove potevi fare la tua porzione di cibo tipo self service. Ho mangiato bene e sano, con meno di 5 dollari. E fuori da quel posto, vicino a beecker street, c'erano degli orti!! E scoiattoli come se piovesse. 
Verso le due sono tornata verso nord, east village, per vedere la mia amica. Mi ha presentato i suoi amici e siamo stati assieme tutto il pomeriggio, bevendo vino sudafricano prima e mangiando sushi dopo. E poi metro comoda e veloce e megabus, senza stress o fretta. E ora vi scrivo proprio dal pullman, sempre piano sopra, sempre pieno di giovani, sempre comodo. 
Ora mi faccio una dormita di 8 ore come l'andata e domani saró direttamente in studio, pronta per lavorare, magari dopo ad una doccina veloce. E se Dio vuole domani forse riavró un tavolo per me, coi miei spazi veri. 
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(SCRITTO ORA, LUNEDI NOTTE)
minchia che giornata....!! sarebbe stata pesante pure senza 8 ore di bus. E perfotuna che sono a prova di obeso, i sedili. Avevo lo spazio per stare quasi comoda.
mamma mia che avventura...
sono stata felicissima... grazie amici :D

giovedì 9 agosto 2012

CHIAMATEMI BIONDA!


Be' ragazzi miei, ho detto che lo facevo e l'ho fatto!
Eccomi qui versione Barbie...




Come mi sento? Uguale a prima, non mi sembra nemmeno una cosa troppo grave essermi fatta bionda. E' stato facilissimo!

YEEEEEEH prossima tappa: NYC!

mercoledì 8 agosto 2012

Questione di sguardi

Meta' settimana... Pazzesco come passa il tempo. E mi rendo conto che con tutto quello che ho da fare ho anche smesso di parlare di PGH in se. Ormai parlo solo di quello che faccio qui.
Lunedì sono venuti a farci visita i parenti americani dal Giappone. Lunga storia. Tanto per dare un tocco international in più abbiamo pure fatto la Skype call con l'Italia (che era quasi mezzanotte, per voi!). 

Pero' posso dirvi una cosa: Pittsburgh e' uno sfondo attivo per tutto quello che devo fare qui. Non e' un panorama piatto (e non parlo solo delle colline). Anche se non sai cosa fare o dove andare, qui trovi sempre una soluzione e la piccola downtown e' vivibilissima, perfetta per perdersi tra le vie. Che sono sempre quelle, hai sempre l'impressione di non muoverti piu' di un isolato, eppure... Ti muovi eccome, e ogni volta scopri qualcosa di nuovo. Ieri per esempio sono andata in un grattacielo che vedevo solo da lontano. Ho scoperto che si chiama One Oxford Center
Vista dal One Oxford center e mia gioia pomeridiana per il fatto di pedalare in Downtown (nonostante il caschetto).
Be, fino a ieri non avrei saputo posizionarlo da nessuna parte e invece... E' sempre li' tra le palle, qualunque strada tu faccia. L'avevo visto solo dal Mount Washington, o sulle cartoline, sempre inavvicinabile.

Questo avviene perche' l'occhio si deve abituare agli spazi americani. Se guardi sempre a terra, i grattacieli non li vedi. E' banale ma succede cosi', non solo turisticamente parlando. E infatti, dal punto di vista filosofico, dice il saggio: se ti lasci sopraffare da quello che sta tra te e la punta del tuo naso, non vedrai mai cosa c'e' oltre. Se cedi all'abitudine, non ti godi piu' i piccoli piaci della vita, perche' per meravigliarsi basta poco. Basta saper guardare.
Altra considerazione filosofica poi la pianto: se Fossimo tutti sordi, non ci sarebbe il problema della lingua straniera. Dovremmo solo contare sui nostri occhi. Strano pensarci, ma suppongo che ci sarebbe piu' comunicazione e scambio, senza la barriera linguistica. Bon, fine della predica.

Comunque intendiamoci, non mi sto facendo sopraffare, pero' mi rendo conto del pericolo che corro, con tutto il casino che c'e' attorno a me. Fortunatamente, la situazione e' talmente piacevole, anche se faticosa, che non ci si puo' lasciare andare al tran tran quotidiano. Ogni giorno -questo e' il segreto- ti devi lasciar ispirare dall'intorno, quale che sia. E fare una piccola cazzata quotidiana, per sentirti viva. Non vi preoccupate, non faccio nulla di stupido, ma magari qualcosa di "insolito" si. Ora per esempio vi scrivo dal ristorante giapponese Sakura, in Squirrell Hill, che scopro essere delizioso! E sono qui da sola, perche' mi andava di farlo ORA. Ci tornero' di sicuro, magari ancora da sola, per ritagliarmi la mia ora d'aria e la mia stranezza quotidiana. Domani andro' dal parrucchiere, e non dico altro... Lo scoprirete con calma, quello che ho in testa, in tutti i sensi!


(i vari momenti del sushi, culminati nella doggy bag perchè i pezzi erano tanti e grossi! Domani... sushi bis, in studio.)

Piccola anticipazione, perche' temo che non avro' tempo di aggiornarvi per un po'. Domani parrucchiere, cambio postazioni al lavoro (spero sul serio, e' un mese e mezzo che non ho un tavolo mio) e visita alla nuova casa di brother (con pasta allo zafferano che cucirnero' io). 
Venerdi sera BBQ dello studio e poi bus notturno per NYC. Insomma, sigle a parte, sara' un weekend intenso. E le vacanze si avvicinano, anche se so gia' non saranno rilassanti per niente. 
Ora, nella calura totale della sera, andro' a fare un po' di spesa. Ho pulito la camera e fatto il mio bucato perche' nel weekend non avro' tempo e sara' lunedi' in un baleno. Come sempre.

Queste settimane penso tanto a tutti i miei amici, in particolare Veronica e la ghenga di Bovisa. Poi penso alla Nonna Rita e al mio cugino Claudio. A mia sorella che e' in Cina per vacanza e manda foto stupende.
E io qui, che combatto felicemente giorno per giorno affinche' il mio lavoro sia eccellente e outstanding. 
Perche' voglio che si veda cosa posso fare, e voglio vedere fin dove posso arrivare. 



domenica 5 agosto 2012

La grande svolta!!! un quarto di secolo e...


E allora com'è?!?! Com'è la settimana più intensa di tutte? Quella dove compi 25 anni e vieni confermata per altri 6 mesi (quindi resto qui un anno, in totale) e ti becchi un sacco di complimenti?!? É una settimana stupenda, altro che palle! E PGH?!? sullo sfondo… L'ultimo post era un po' delirante, ma  ero troppo eccitata per tutte le novità e la settimana appena passata.




Ma per completezza, vorrei raccontarvi al volo cosa è successo, da domenica a domenica. Con Brother siamo andati a vedere Batman, girato qui per gran parte, e il resto a NYC. Gran bel film, molto pugni e cazzotti, tanta violenza gratis, ma val la pena di vederlo. Suggeritissimo da me, dunque. Prima del cinema eravamo andati andati a mangiare in un posto lì vicino, molto carino, dove ho provato i pierogis, dei ravioli di patate molto interessanti. 

Lunedì invece ho cucinato la famosa zucchina dell'orto. Pazzesco davvero! L'ho svuotata tutta prima del meeting del lunedì mattina e poi l'ho riempita col riso e funghi che avevo fatto domenica. Molto buona, è piaciuta a tutti. Eccovi le foto! non male eh!?!
Alla sera ho fatto al volo pure due peponi ripieni, tanto per finire via il pacco di riso che avevo aperto... roba veloce: tutto riso e formaggio! 

Settimana davvero intensa al lavoro, come sempre. Un po' di pioggia, un po' di sole… Brother mi ha fatto scoprire una nuova strada per tornare a casa in bici, che mi fa passare da Polish Hill (un quartiere molto collinoso) e risparmiare 10-15 minuti. É una strada un pelo più ripida, ma mi soddisfa troppo. Il problema è che ho davvero spinto al massimo e negli ultimi giorni mi fanno male le gambe. Devo abituare il mio corpo al nuovo percorso. Not a big deal, anyway.
Mercoledì, tral'altro, ne ho approfittato per farmi mettere a posto la bici che aveva un po' il cambio siculo. Il tizio del negozio Pro Bike è davvero bravo. Sono un po' lenti, ma super gentili ed esperti. Ora la bici va che è un piacere.
Giovedì, comunque, sono iniziati i festeggiamenti per il mio compleanno. Alla pausa pranzo si è lavorato nell'orto del giardino, che stava esplodendo di cetrioli e pomodori. Dovevamo anche fare aria e rimuovere un sacco di erbacce. 
Alla sera, invece, siamo andati a vedere il Musical "The Addams Family" davvero buffo e ben fatto pure questo. Direttamente da Broadway! Zio Fester era stupendo, e Gomez anche. La storia è molto carina ma le musiche non sono di quelle che canteresti tutta la settimana, ossessivamente. Sono piacevoli ma non memorabili. A parte il da-da-da-dum famoso che viene suonato solo all'inizio, col pubblico che schiocca le dita. 
Eravamo al Benedum Center, un teatro stupendo. Per chi venisse a PGH o in genere negli US: vedetevi un musical, sono davvero belli. Io li odiavo prima di saperne qualcosa (errore pericolosissimo, che tarpa le ali alla conoscenza...) ma sono davvero ben fatti. Mi sono felicemente ricreduta. Vedi proprio come si fa un "lavoro ben fatto".
Il Benedum Center, dentro. Stupendo!!

Venerdì è stato in definitiva il giorno cruciale dove tutto è successo… conferma e complimenti, festeggiamenti, lavoro sodo e qualche responsabilità in più (non mi pare vero!!!) con progettino nuovi… Questa è la vita che voglio! e sento che posso fare molto di più.

Venerdì comunque mi sono concentrata tanto sul festeggiamento e dopo il lavoro con Brother e Big Brother (il mio cuginone americano vero) siamo andati a mangiare una pizza da Spak Bros per poi seguire il Gallery Crawl di questo primo venerdì del mese.  Era quello in Garfield & Bloomfield, along Penn Ave.  


Molto più persone dell'altra volta, ci è sembrato, ma ho potuto vedere pochissima arte stavolta perché c'era troppa gente da salutare e con cui chiacchierare. Ho incontrato un po' di gente che ho conosciuto e siamo stati insieme per qualche tempo.
Dopodichè Big Brother ci ha portato in un posto speciale per cocktail e cibo: è Kelly's in East Liberty. I cocktail sono una cannonata, e noi avevamo già festeggiato, diciamo.
Insomma, siamo tornati a casa stanchissimi ma felici. Caricando la mia bici nel bagagliaio, togliendo la solita ruota. Qui non si perde tempo: ora so come smontare una bici in 3,7 secondi, dopo due birre di fila.

Sabato era davvero il mio compleanno e ho potuto chiamare e sentire la mia famiglia adorata, in ogni sua componente, cane compreso. Una gioia immensa.
Poi a pranzo sono andata con l'amica dello studio in un posto vicino a casa per mangiare hot dog davvero buoni, un ('altra) birra di qualità e le migliori patatine fritte del mondo. Il posto si chiama D's e sta in Regent Square. Questo quartiere è residenziale e molto carino, con tutti i negozi concentrati sulla via principale: Braddock Ave. Questo ristorante/birreria è speciale anche perchè ha un cantinino refrigerato dove ci sono tutte le birre del mondo. Provare per credere. É lo stesso posto dove mi sono presa una birra per paese che ho visitato (lo zaino era pieno, quella volta...).

Il resto della giornata l'ho passato ad organizzarmi per la visita a NYC il prossimo weekend. Devo vedere un po' di gente e fare un po' di sano shopping. Andrò lì coi bus notturni (8 ore di viaggio, però da Centro PGH a Centro NYC Manhattan) e mi godrò la città come si deve e come voglio. Saranno un po' le mie "ore d'aria", ahah! avevo proprio voglio di un po' di freedom. E se voglio una cosa, faccio in modo di averla, penso sia evidente ormai.
Insomma, tantissime cose, tutte insieme, tutte adorabili. tanti amici in giro, messaggi, mail, facebook a manetta… è bello sentire tutti i tuoi amici così vicini, anche se così lontani. 
Ragazzi, mi mancate tutti, dal primo all'ultimo, ma qui ci sto benone. Troppo!

sabato 4 agosto 2012

E allora vediamo quanto è freddo l'inverno... MI HANNO DATO ALTRI 6 MESI A PGH!!

Ragazzi troppe cose tutte insieme... 25° compleanno, altri 6 mesi di interniship valorosamente conquistati sul campo, bagordi di festeggiamento all'art gallery crawl... e io dovrei parlare solo di PGH qui, ma come faccio?!!?
Sono troppo di fretta ora... ora scusate ma devo celebrare il lieto evento, nonchè il mio compleanno.
Domani sera spiegherò meglio un sacco di cose, promesso.