sabato 15 dicembre 2012

A "grande" richiesta

Mi ha fatto piacere essere contattata per avere informazioni sul blog. Mi è stato fatto notare che "era un po' che non lo aggiornavo" (leggi: una settimana). Io che mi gaso subito, quindi, posto questo aggiornamento col solito titolone scandalosamente fuori misura. Ma se leggete queste mie righe, è molto probabile che siate cascate nella mia trappola. 
Non temete, non vi deluderò nè annoierò. Eccovi qui, A GRANDE RICHIESTA, quel che ho fatto in settimana.

Tutto è cominciato con una visita in situ di un edificio in un quartiere diciamo eufemisticamente "in erba". Non vado oltre con le battute sul tipo di erba, o sul generale indice di "safety" della zona. È sicuramente un'area che sta diventando interessante, se si hanno piani a molto lungo termine. Fortunatamente per PGH, i piani (e i desideri/visioni per il futuro) ci sono. 
Il tour devo dire che è stato molto inspirational, come dicono qui. Si tratta di spazi industriali vuoti: cuore di acciaio e cemento e pelle di mattoni. A Pittsburgh ci sono grandissimi esempi di edifici così, che non nascondono qualità architettoniche notevoli. Azzardo un azzardo: avete presente le chiese in mattoni tipiche di Milano? Ecco, il concetto è lo stesso, però a tema industriale. Roba vecchia in entrambi i casi, ed equalmente affascinante. Ma forse vi sto annoiando. Purtroppo non posso mettervi foto, ma vi assicuro che vedere questi piani completamente vuoti e spogli (ma puliti) con la luce che entrava dalle finestrone... mazza che visioni! Quante idee che ti vengono a vedere spazi così. 

La settimana è proseguita con "altri e baffi"nel senso che... non è stato un vero e proprio su e giù, ma piuttosto un "di qua e di là". Sono stata sballottolata su diverse cose e non ho fatto niente di speciale fino a giovedì. Giovedì, però, sono andata ad un evento davvero bello, organizzato dal solito Pittsburgh History and Landmarks Foundation (incredibile, ho imparato il loro nome) e l'evento fa parte del sottogruppo: Society of Tavern Seekers, che tradotto letteralmente significa "società dei cercatori della taverna". So che è assurdo, ma è così!

Il william Penn Hotel è quel magico posto dove sono stata per diversi motivi in diversi momenti, e sempre per troppo poco tempo. ma tant'è, eccomi là di nuovo. Vi rinfresco la memoria con un paio di foto: 
Due scatti a tema natalizio: l'albero di Natale nella main lobby e il modello gigante di pan di zenzero, raffigurante l'hotel. Sotto: il magnifico soffitto.

 Immagine sopra: tratta dal sito ufficiale © Omni Hotels and Resorts

La stanza che abbiamo usato come ritrovo prima del tour era la Urban Room, al 17th piano.
Una meraviglia dell'architettura di inizio Novecento, proibizionista ma non troppo, liberty ma senza esagerare... fatta da Joseph Urban, architetto Austriaco.
Il tour dell'Hotel (nelle aprti pubbliche) è stato molto carino, col manager dell'Hotel che spiegava molti aneddoti. Una bellissima visita, non c'è dubbio.


Venerdì sera, per cambiare tema, sono andata al ristorante giapponese con la mia amica Italiana. Era vicino a dove abito io, un posto piccino, non particolarmente bello dentro, molto costoso, ma il pesce lo devono proprio pescare in paradiso perchè era buonissimo.
Io non ero in vena di spendere molto, infatti ho volato basso e nonostante il prezzo "pieno" sono uscita con lo stomaco vuoto. Come nei posti di lusso.

Sabato/Oggi invece ho pulito il giardino dalle ultime foglie (ormai non ce ne sono più) e poi sono andata da Brother per insegnarli a fare gli gnocchi alla romana. Ecco la priva! Sono venuti bene, nonostante la fretta (si è sempre in ritardo e di fretta con Brother) e i pochi strumenti necessari.

Il mio ricettario, sulla sinistra, e la tavola, sulla destra. La zuppa arancione era un misto di burro e "yellow squash" che arthur aveva fatto in precedenza. Ho dovuto assaggiarne almeno una goccia.  Burroso. Non fa per me.

Dopo gli gnocchi mi ha invitato ad andare con lui a vedere una casa mezza marcia che lui è un'amica vorrebbero comprare, per rimettere a nuovo e magari parzialmente affittare. È stata un'esperienza molto interessante, andare con loro. Qui è pieno di case da rimettere a nuovo e questa ha davvero un suo perchè. La zona è molto bella, la casa è grande e necessita lavoro, ma il prezzo è conveniente. Viene da dire se pofffà pure a me, che non centro niente. 

Stasera ho altri piani, chissà se riuscirò a realizzarli. Ma a sto punto ve lo farò scoprire domani, ok?
E poi ragazzi, tenetevi forte che tar poco torno per le vacanze di Natale!! Mancano minuti, a sto punto, non mi sembra vero.

Meno 10 a Natale: lucidate bene i vostri regali per me!!


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