martedì 12 febbraio 2013

Vicini vicini

Siamo soltanto a martedì sera e ho già voglia di scrivere qualcosa qui.
Sarà che la storia del Papa mi ha sconvolto, sarà che lunedì ho dovuto lavorare in maniera pazzoide senza nemmeno capire bene il motivo di tanta fretta e tanta isteria... 
Non dico di essere pronta per il weekend, ci mancherebbe. Ho solo voglia di frenare un attimo e sedermi, con calma, a fare ordine mentale.

Si lo ammetto: la storia del Papa mi ha fatto molta specie, ma forse per la prima volta mi sono sentita in sintonia con lui. Diciamo: in empatia con lui. Che abbia lasciato il Pontificato mi dispiace, ma mi è sembrato molto più credibile e convincente nel suo discorso ufficiale (in latino!) che quando diceva cose del tipo "fate i buoni". Un po' era anche colpa dei TG che tagliano e incollano i discorsi come fossero figurine, distruggendo ogni filo logico pur di avere qualcosa a misura di Twitter. Visto che il discorso era in latino, il copia e incolla era  più difficile (avrebbero dovuto sapere il latino) e quindi hanno dovuto mettere tutto il discorso. 
Penso che abbia fatto una cosa onesta e toccante: non trovo che sia la prova che "il Papa in fondo è un uomo comune", ma proprio il contrario. Tanta sincerità e onestà morale mi sono sembrate fuori dal comune. 

Per quanto mi riguarda, devo ancora riprendermi dal lunedì. Per farlo, sto scoprendo musica molto interessante, tramite i vinili di James, tutti in salotto. Vado a googolare autori e canzoni e mi sto facendo una bella cultura musicale. 
E poi incontro i vicini, poco alla volta e sporadicamente. Potrei insistere di più, ma devo ancora vincere un po' la mia pigrizia domestica. Bisogna anche dire che ha fatto veramente freddo, fino ad adesso. Non è il momento di cazzeggiare di fuori, o sulla porta. E di certo nè entro in casa di sconosciuti, nè invito gli stessi a prendere un caffè da me. 
Oggi comunque ho conosciuto la signora che abita "a lato" e l'ho trovata davvero simpatica. Una brava persona, mezza italiana (come tutti qui: continua a sentire gente che si vanta del loro 1/32 di sangue italiano) e molto disponibile. 
Di fronte a me, invece, c'è la casa di uno dei capi dello studio. Vive con la sua famiglia bellissima, in una bellissima casa.  Mi piace la mia zona, è proprio carina, residenziale, densa come piace a me. 

E devo dire che alla fine, anche a non fare nulla di strabiliante, il tempo passa superveloce e in un attimo è già tardi, ora di andare a letto.

Un altro modo di sentirmi vicina a voi Italians è seguire San Remo, sul pc. Magari non sarà proprio onorevole, però riesco a vedere almeno gli interventi principali, tipo i comici. Delle canzoni non mi interesso più di tanto, voglio solo sentire le voci di gente che parla di noi, Italians, in Italiano. 
La cosa mi diverte tanto e mi dà un bel senso di "casa". Non sono il tipo di Italiano che si vuole mimetizzare tra gli Americani. Io sono orgogliosa di essere Italiana e voglio dimostrare a tutti che siamo davvero brava gente (infatti andiamo via dall'Italia...). Scherzi a parte: mi piace bilanciare la mia vita 50% e 50%, cercando di sfruttare il meglio delle due realtà.

Vicini vicini, vicini ai vicini, vicini e lontani... 
Tutte le sfumature dell'Italiano all'estero. Di martedì sera.
Buona notte!

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