mercoledì 22 agosto 2012

Chiamasi vacanza!

Questa vacanza non é tutta sole cuore e amore, ovviamente. Ci sono sempre dei momenti un po' piú impegnati, oltre che impegnativi. Il che rende la cosa molto piú interessante.

Innanzitutto se vai in vacanza col capo é normale che si parli di lavoro e infatti... Non é stato proprio lavoro ma quasi. Il mio sesto senso mi dice che lo sará molto presto. Io documento tutto con la mia macchina fotografica. Tutto, perché so che poi servirá (e non sbaglio mai su questo. Uso il 96% dei miei scatti).

Insomma, Ocean Grove non é solo queste poche casette belline, all'americana (che parliamoci chiaro: sono una lezione di architettura, altro che palle!!!!). Il posto é molto piú grosso e collegato ad altri insediamenti che in passato hanno conosciuto varie fortune, piú o meno legate al turismo, ma anche al jazz.
Ieri, in soldoni, dopo aver lavorato sul mio concorso, mi é stato proposto di andare in questo centro civico a conoscere un signore che ci avrebbe parlato della storia del posto e della sua urbanizzazione. Ho cosí scoperto la parte piú rovinata ndella cittadina, smaciullata da urban renewal anni 60 e da qualche incendio che in una notte ha cancellato case e negozi. Intere vie andate in fumo in poche ore. Quartieri distrutti per decenni. Questo signore, Paul, ci ha parlato ininterrottamente per un'ora e mezza, fornendoci la storia di questo posto a partire da Colombo. Fino ai giorni nostri, con tutti i problemi legati alle segregazioni razziali che ci sono (neri e ispanici) e le cose positve che ci sono, da qualche anno. Vengo cosí a scoprire (P. non ti arrabbiare e cerca di capire) che la rinascita di questo posto é avvenuta grazie all'arrivo massiccio di comunitá gay and lesbian, che hanno positivamente impattato sul mercato immobiliare e sull'economia del posto. Si insomma, hanno portato cucuzze e buone idee, aprendo i negozi, locali, ristoranti e venendo ad abitare qui. Che comunque significa a stare a due ore da Manhattan, con ottimi collegamenti via treno e bus. E infatti nei giorni scorsi, di gelato in gelato, abbiamo visto tanti bei sti nuovi, molto creativi, con installazioni di arte da tutte le parti. Molto bello davvero.

Oggi invece siamo andati, al mattino tardo, in giro per negozi e sorpresa sorpresa, qui trovo un sacco di negozi di usato. E che usato!! Posti davvero carini con roba piú che firmata. Cedo alla tentazione e mi piglio una magliettina da mare, tutta ricamata, e poi un paio di scarpe di gomma, tipo galosce (suppongo che solo un quinto di chi legge sa cosa sono le galosce, e quel quinto é mio familiare...). Mi ritengo piú che soddisfatta. 
A metá giornata sono andata in spiaggia, da sola, per qualche ora. Ho persino fatto i complimenti ad un papá che, col bimbo al braccio, ha aperto una sorta di tenda parasole. Gli ho chiesto dove l'ha presa e lui mi ha detto che l'ha presa ad un garage sale per 5 bucks. Ci vogliono 3 secondi ad aprirla e 3 ore a chiuderla, ma comunque sí, si ritiene soddisfatto. Ho fatto la mia chiamata per organizzare il sabato con una cugina a NYC e mi sono sentita incredibilmente felice di essere qui, in spiaggia, a guardare l'oceano, circondata da gabbiani enormi.

Prima di tornare a casa e accompagnare loro a fare la spesa mi sono diretta verso un negozietto per comprare le ciabatte nuove, visto che le havaianas hanno dato tutto quello che potevano. Ovviamente sono uscita dal posto anche con un felpone extralarge (no other sizes) e delle braghette extracorte (nothing else) tutte firmate LIFEGUARD (la divisa nazionale dei bagnini). Ora mi sento come Pamela Anderson nelle prime puntate di Baywatch (senza, cioé, 9 kg di silicone per ciascun punto cardinale). Non useró nulla finché sono qui, ma a PGH saró molto orgogliosa di sfoggiare il tutto in casa, senza il pericolo di essere chiamata in soccorso di chicchessia.

Per cena abbiamo fatto il pesto, senza pinoli o noci perché ci sono allergie varie (massimo rispetto per le allergie) e poi il solito 5g a testa di pesce spada alla griglia. Molto buono, a dire il vero, ma qui va cosí: si mangia tutto il giorno e la cena é giusto un rituale, dove si consuma una bistecca di pesce e 500 g di pasta in 8 (e solo i bimbi fanno il bis, che devono crescere...). Vabbé insomma, tutto bene benissimo comunque. La compagnia é deliziosa e davvero sono felice di essere qui. Sono vacanze vacanze, per la prima volta forse mi sento rilassata. Di solito mi scasso in viaggi del destino e tour de force totali. Qui invece faccio tutto con calma, e molto poco, ma non ne soffro affatto. Si chiama proprio vacanza!

Ps. Sasera pure 8 minuti di fuochi d'artificio. Mica male!!

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