lunedì 20 agosto 2012

Sole, spiaggia e New York Times


Potrebbe essere proprio questa la versione americana de "gazzetta, granita e ciabatte" che solitamente ci si aspetta in Italia ad Agosto. Ma qui negli States Agosto é solo un apostrofo giallo tra le parole luglio e settembre. Giá, perché se nel weekend tanta gente era in spiaggia (e comunque mi compiacevo dello spazio pro capite e del non dover condividere la mia chiappa destra con sconosciuti, come avviene da noi in questo periodo) oggi che é lunedí in spiaggia non c'era quasi nessuno. Ci sono andata relativamente presto e quindi mi sono complimentata con me per l'accortezza. Ma poi, ora dopo ora, i bagnanti non aumentavano di molto e come mi é stato confermato, sono tutti al lavoro. Piccola ingenuitá Italiana, quella di fiondarsi al mare ad Agosto? Forse sí, ma di sicuro gli spazi qui sono tutti diversi. 
Io mi sono messa di buzzo buono a crearmi una seduta speciale nella sabbia, tutta modellata secondo le mie misure. Il risultato, opportunamente coperto con un telo da spiaggia, era di una clamorosa comoditá. Mi sono seduta lí tutto il giorno, incapace di muovermi se non per andare velocemente a casa a prendere il pranzo per tutti e poi riportare gli avanzi. Anche qui funziona che sono il capocuoco, in sostanza, e mi occupo della cucina. Mentre prima ero un po' timida nel mio approccio con i vari pasti da offrire, ora mi permetto di far notare che certe cose non si fanno. A volte vengo presa in giro per piccoli dettagli, e io faccio gentilmente notare che se non vengo a dire ad un americano come fare il barbecue, nessuno mi deve cagare la minchia su come si fa la pasta. Scusate il tono aulico, ma siccome devo cucinare per 9 persone, mi permetto di tirare fuori "gli attributi" e "put on my big girl pants", espressione che ho appena imparato. Significa farsi coraggio, in soldoni. 
E quindi eccomi qui, in questo bellissimo villaggetto di mare, con l'oceano a destra e case di fine ottocento a sinistra. 
Oggi ho passato gran partte del tempo a leggere il New York Times di ieri, seduta nella mia cadrega biologica. Mi sono totalmente immersa nella lettura delle recensioni dei libri ed é stata una gran lezione di inglese e di cultura. D'ora in poi compreró sempre il NYT della domenica, per avere tutti quegli inserti. Le recensioni erano molto ben scritte, ho solo da imparare da quelle. Spero che presto anche il mio blog (italiano) possa migliorare grazie a quelle. 

La mattina era un po' nuvolosa, ma al pomeriggio ho preso tanto sole e infatti ora sono bella rossa, anche se non brucia niente. Loro si ostinano ad offrirmi la protezione 50, ma chi mi conosce sa che se decido-di-non, non c'é modo di farmi ragionare (perché é sempre cosí: decido di fare cose sbagliate per il gusto di fare la mia scemata quotidiana). Insomma, vado al mare ogni tre anni e non faccio lampade: avró il diritto di prendere il sole come e quando voglio? Non rispondete, la risposta é sí comunque. 

Alla sera la bimba piccola (10) voleva la pasta col formaggio e il prosciutto. É la cena di Michael Phelps, in pratica, anche se lei non ha esattamente lo stesso consumo calorico, ma l'appetito si. 
Avevamo la ricetta dalla mamma e mi é stato ordinato di cucinare il tutto per cenare alle 6. Cosí ho fatto quindi: un kg di pasta prosciutto e formaggio misto a latte per sfamare un esercito (e la bimba). Per fortuna é piaciuta, anche a me tutto sommato. Dopo cena siamo andati ad Asbury Park (ci si arriva in 15 minuti a piedi) dove tutti si sono presi un gelato. Qui la cottadina é piú moderna, una sorta di Forte dei Marmi, con ristoratini e negozi. Non ho mai visto gelati cosí grossi e gusti cosí strani. Ma il posto era evidentemente uno buono e italiano. Nel mentre, un tramonto stupendo colorava la sera e le casettine. Vorrei proprio postarvi una foto, ma dovrete aspettare un po'.

Queste vacanze al mare sono proprio belle, mi sto divertendo un sacco e rilassando anche. La compagnia é proprio buffa e bella, sto proprio bene con loro. E ho comunque i miei spazi e ritagli di tempo libero, che comunque non faró altro che aumentare sempre piú, in accordance with quello che voglio fare, nel momento in cui voglio farlo.
Sono qui da 4 mesi, perfettamente inserita ma "mai confusa" con l'ambiente. Sento che qui mi sto smussando e "specializzando" e non potrei desiderare di meglio. Se prima ero una tipa tosta, ora mi sento sempre piú tosta. E sempre piú Milanese, perché la mia Milano resta e resterá sempre la mia casa, con la mia gente, il mio smog, la mia présa da fáa tutt cos.

Peró noi Milanesi, si sa, ci manca solo il mare. E allora eccomi qui, a godermi il mio "posto al sole", circondata da fedeli Metodisti e ancor piú fedelissimi consumatori di gelato/ice-cream/italian-ice/cones/granita e in genere gelato confezionato (ognuno di questi prodotti é diverso e loro fanno molta attenzione ad alternarli tutti, preferibilmente nella stessa giornata, ma con molta precisione e metodo). 

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