domenica 30 settembre 2012

Great Race: Correre 10 KM e non sentirli!

Scrivere questo post è tanto doveroso quanto faticoso... ho avuto un weekend pazzesco e ci vorrebbero almeno 8 post dettagliati per poter condividere con voi tutto. Ma il tempo è poco e ora devo dire che ho proprio sonno, ma un sonno felice e soddisfatto.
Innanzittutto il motorino, quella è la cosa più soddisfacente di tutte. Alla fine della fiera, in pratica qui vieni considerato (e tutto sommato rispettato) in quanto veicolo vero, quindi non puoi svicolare a perlomeno ti considerano. In Italia se non ti ammazzano ti insultano. Qui tengo la mia posizione, qualunque cosa accada, senza fretta... va bene così, davvero. Basta solo fare le strade giuste e magari evitare le ore di punta del traffico, che comunque è notevole. La gente mi adora, con lo scooter, e mi fermano per fare le foto, per strada. Magari lancio la moda!
Settimana più tranquilla, tutto sommato, perfetta in preparazione del weekend assurdo. Tutto è stato pianificato fino all'ultimo secondo, per mettere insieme tutti gli eventi gratis che c'erano, più quei pochi a pagamento che comunque valeva la pena di pagare. Vi parlerò tramite foto e didascalie, così facciamo tutti più in fretta.

Venerdì c'e stato il Gallery Crawl in Downtown. Devo dire che stavolta la qualità dei pezzi era decisamente minore, ma la gente tanta e l'ambiente bello. Non faceva nemmeno freddo. 
Ho anche conosciuto Price Bennet, un simpatico suonatore di bonghi che tanto piacerebbe a Elio e le Storie Tese. Mi sentivo quasi al parco Sempione verde e marrone.
La tappa più importante del Gallery Crawl è stato il palazzo del Cultural Trust, una bella struttura che per l'occasione ha ospitato tutte le entries del concorsone per Architetti di Pittsburgh. Bella mostra e tanta gente pure lì. Progetti tantissimi, non tutti eccellenti, ma quelli del mio studio erano proprio belli. Tre piani di expo, e in uno c'erano pure le 5 tavole dedicate al concorso al quale ho partecipato io, sul Ponte Fort Wayne Bridge. La premiazione per ogni categoria sarà l'11 Ottobre mi pare, speriamo bene.
 
Ecco le tavole "nostre": io sono la prima, la più lontana.
Temperatura freschina, ma piacevolmente autunnale. Ed è sempre bella la sera in downtown...
 Mostre balenghe con pezzi ciondolanti. Questa era l'opera meno brutta.
Il pezzo più fotografato era una boccia di alluminio. Tutti SI FACEVANO le foto. 
Eccomi qui con Brother.
La cena l'abbiamo fatta nel mercatino di cibo e artigianato organizzato per l'occasione. Questa cosa era davvero bella e ben fatta, era cibo di strada ma nemmeno troppo: c'erano cucine da tutto il mondo. Noi abbiamo mangiato cubano chiacchierando con una coppia di sciuri entusiasti dell'Italia. Lei cubana esplosiva, lui mite americano simpatico, è stata una cenetta a 4 davvero buffa, scatenata dal mio notare che, proprio su quel tavolino, per caso tutti e 4 stavamo mangiando cubano!

A dire il vero le mostre di foto sono state belle, anche se come canterebbe Rihanna, un po' "disturbia". Questa era dedicata a uno sport un po' violento, una sorta di pattinaggio alla Bud Spencer. So che le regole sono complicate, ma la gente si diverte. Viene praticato molto dalle donne, mi pare si chiami Roller Derby. Penso che la truculenza sia solo per onor di macchina fotografica. Però che soggetti!!


Sabato è stato intenso. non ho foto e vi dico solo che sono andata a visitare la bellissima casa museo di Henry C. Frick, vicino al Frick Park. Merita proprio! Vi metto il video del tour, guardatelo perchè vale la pena. Una ricchezza schifosa, con un arredamento obeso persino nei minimi dettagli. Qualcosa da vedere.


Per non farsi mancare nulla, sabato sera sono andata a casa di Brother perchè aveva organizzato un party. E' stato molto bello e divertente, abbiamo ballato e bevuto bene e chiacchierato. Tante belle persone, mi ha fatto piacere essere lì.


E ora il vero peak del weekend, qualcosa che mi ha reso davvero fiera di me. Sabato mattina sono andata dall'altra parte della città per recuperare il mio "pacchetto" contente t shirt, numero, cappellino, barretta energetica a base di avena (ovviamente ceduta subito a chi non è allergico, come me) e istruzioni per fare sti benetti 10 kilometri di Great Race. Che cazzata clamorosa, ma comunque... 
Sono stata contenta del fatto che ho trovato una strada sicura per raggiungere la parte sud di PGH, South Hills (o South Side), che ha tanti locali e dei negozi mica male. Roba nuova, stavolta! C'è pure H&M. Siccome sono arrivata in frettissima (metto sempre in conto un overdose di tempo, nei miei trasporti) e il posto non era ancora aperto, mi sono fatta un giro in questo quartiere commerciale. C'era un po' di nebbia e il rumore della ferrovia in lontananza rendeva tutto come un sogno strano. Perturbante direi. 
Oggi invece alle 9.30 ho cominciato a correre, vestita di tutto punto, con le mie scarpe della Nike che uso da 12 anni. Giuro, le ho comprate che ero in seconda media. Arrivata alla linea di partenza sono stata accolta da un migliaio di cessi chimici, gente che faceva stretching pure sugli alberi, scoiattoli nevrastenici e musica a palla. La gente era a dir poco su di giri. Vedete la differenza nelle prime due foto: la gente in strada (non so chi sia la coppia che si è messa in posa) e la mia piva tremenda. Mentre raggiungevo la strada pensavo intensamente solo ad una cosa: odio di più correre o andare in bici? Cosa detesto maggiormente?!? Mamma mia che faccia...
La gente era vestita in mille modi, non ho capito perchè ma alcuni era dentro sacchi della spazzatura, quelli neri. Vai a capire. Uno correva persino con le scarpe del cacchio, quelle con le dita. Spero sia arrivato ultimo.
Io comunque ho incominciato a correre ed è stato incredibilmente bello, mi sentivo come una farfalla, superavo un sacco di gente... peccato solo che dopo due miglia (su 6) ho avuto delle fitte terrificanti al ginocchio destro. Volevo solo piangere, dal dolore e dallo scorno. Ma siccome camminare o correre faceva male uguale, mi sono ricordata del motto della Great Race, qualcosa del tipo: sì, fa male, ma poi passa; se rinunci a farlo, il dolore resterà per sempre. 
Quindi ho stretto i denti e ho corso ancora, sotto la pioggia che è arrivata implacabile. Il risultato è stato molto buono, tenendo conto che non ho mai corso in vita mia. 10 KM in un'ora scoccata, e col ginocchio distrutto. Avrei potuto fare moooooolto meglio, cavolo!
Sarà stato il tempo umido e freddo, suppongo. Che peccato (un pochino).
Ci sono pure i video dell'arrivo! Io sono la bionda nel cerchio rosa, mentre sventolo il mio cappellino.
 (quello che avevo in tasca: pochi bucks, non usati, il biglietto per la navetta, il cellulare...)
Al pomeriggi sono andata alla fiera di Little Italy, molto little, poco Italy. C'era principalmente cibo (non proprio italiano) e dei giochi di strada (ma pochi).

 Molto bella la pista delle bocce montata per l'occasione.


 Chiacchierare col concessionario delle 500 che loda Marchionne. Interessante chat.

E poi e poi e poi... Oktoberfest, alla Penn Brewery! Con la mia amica italiana che mi ha presentato delle sue amiche du qui. Abbiamo fatto una bella cena, con birra, e tante risate. Grazie per le foto!



E con questa direi che ho adempito il mio dovere. Ora devo vedere come reagisce il mio ginocchio, settimana prossima. Per ora mi fa male a scendere le scale. 
Ma resto positiva. E felice.




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