lunedì 21 gennaio 2013

0-0 palla al centro


Cominciamo bene la settimana… 
Buon Martin Luther King Day, innanzitutto!

Dunque, ora ci sono -18 gradi. Tenendo conto che ieri mattina ce n'erano 10, direi che si balla parecchio. Domani invece saremo più stabili: la minima sarà -12 e la massima -14. Probabilmente nevicherà, come oggi (un centimetro e mezzo, massimo).
Io come sto? Bah… bene: lavoro e vivo al caldo. Non mi posso lamentare affatto. Ho fatto un weekend molto soddisfacente, con qualche ora di lavoro pacifico in studio (ma poi cena da Brother, dove ho portato gli gnocchi confezionati, da fare al momento con quello che abbiamo trovato nel suo frigo). Oggi ho fatto il mio dovere dal mattino alla sera, sono soddisfatta. Mi sono pure divertita abbastanza, a parte il fatto che nella frenesia del pre-meeting di metà giornata, ho mangiato il mio pranzo dilazionato in un'ora e mezza, con 10 minuti tra boccone e boccone. Nel mentre lavoravo a computer. Capita una volta ogni due mesi, e quando succede è quasi divertente. Brother (preparando altre cose per lo stesso lavoro) ha mangiato in macchina, mentre andavamo al meeting coi capi. Che vita avventurosa, eh? Poi va bè, 3 ore di meeting coi clienti, ma il progetto è così bello che staresti lì per mesi.

E questa è la mia giornata lavorativa, poi c'è quella del cugino che è molto più faticosa della mia, ovvio. Ma in parte anche quella si riflette su di me.
Diciamo che imparo un sacco di cose, anche a cena, mentre si mangia e mi ascolto la prova della presentazione che dovrà fare prossimamente. Per fortuna che avevo cucinato (in 30 minuti esatti) una bel gateau di patate e piselli, con formaggi vari (trovati nel frigo) e della salsiccetta che avevo surgelato da mo' (e posto che la confezione "da single" tipica americana è 30 salsiccette, se non le condividevo con altri le avrei finite in 8 mesi).
Insomma, cena molto interessante, davvero, assolutamente atipica. Finalmente ho capito questo nuovo progetto che sta per iniziare. La presentazione era ottima, come il gateau.

Oggi in realtà c'è stata in programma una chiamata molto importante, anche se per ora non ha dato risultati sperati. Ha solo aggiunto punti di domanda su punti di domanda. A questo punto, non so più cosa aspettare dal mio futuro. E mi va sinceramente bene così, vivo nella serena curiosità di scoprire what's next. Mesi fa tutto ciò mi avrebbe ammazzato psicologicamente, ma ormai ho superato quella fase.
A dire il vero, mi sto concentrando nelle cose che potrei fare a Pittsburgh, per divertirmi durante la settimana, dopo il lavoro. Il che significa cercare di fare qualcosa di divertente dopo aver fatto qualcosa di divertente. Mi sento quasi in colpa, ma l'intensità delle mie giornate mi fa pensare che mi merito sia il prima che il dopo. Quindi, gli opposti si annullano, palla al centro, pareggio.
E a questo punto della mia esperienza qui ho proprio una sensazione di pareggio che è persino piacevole: è la massima possibilità che mi si apre davanti, come dire che la partita è tutta da giocare (ancora una volta…).

E mi viene da pensare: se c'è da giocare, ho sempre giocato. E se il gioco si fa duro, io picchio più forte degli altri. Forza e coraggio allora, si comincia a giocare!

In attesa del Super Bowl che sarà il 3 Febbraio. Ecco cosa c'è di next...

(Siamo tutti in attesa della performance di Beyoncè)

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