sabato 12 gennaio 2013

L'anno nuovo

A questo punto direi che ci vuole un piccolo post sull'anno che verrá. 

Prima di tutto io odio gli anni dispari. Non c'è nessun motivo, tenendo conto che adoro comunque il mio 1987 anno di nascita. Non penso di aver avuto brutte annate dispari, nè annate pari migliori. Posso tranquillamente affermate che ho sempre avuto annate davvero buone, quindi la mia antipatia è del tutto ingiustificata. 
Il pensiero del 2013 in sè mi ha fatto sempre molta specie, ma ora che siamo qui, direi che lo voglio cominciare come si deve, quindi con atteggiamento favorevole. 
Questa intro mi serve per riflettere anche sull'anno passato (in fretta) dove mi sono successe un sacco di cose che, da maggio, potete ben leggere qui. È stato un anno clamoroso, un nuovo inizio per me. Stavo pensando che potrei festeggiare il 18 aprile come un altro compleanno, d'ora in poi. Quel giorno ha segnato il mio entrare gli Stati Uniti e farlo per lavorare per la prima volta in vita mia, fuori di casa, fuori dal mio continente, arrivando qui un po' alla rinfusa senza sapere nemmeno bene cosa ne sarebbe stato di me. Quel giorno me la stavo veramente facendo sotto, giuro. E poi è andato tutto bene, ho capito come gira la ruota e l'ho fatta girare pure io. E siccome non mi accontento, l'ho sempre fatta girare più velocemente, fino a fare tutte le cose che ho fatto e vincere pure qualche premio. 

Ora il 2013 promette un sacco di cose. Ora che il tanto temuto 2013 è cominciato, mi faccio i conti in tasca e pianifico. I desideri sono sempre tantissimi e solo chi osa li realizza. Al momento ci sono un po' di cose in ballo, e ballano parecchio. Ma anche nell'incertezza non devi mai perdere di vista i tuoi  desideri. Devi visualizzarli tutti, visualizzare te stessa mentre fai quello che vorresti fare, e puntare tutto su quelle visioni. 
E tenerti sempre pronta per gli imprevisti, come ad esempio ieri sera che stavo tornando a casa col bus (pioveva) e sono arrivata a casa stanca e stomacata dal lungo viaggio. Avevo quasi voglia di piangere, tanto ero presa dalla stanchezza di una settimana intensa e col jet-lag. Ma poi, una volta a casa, è successo che abbiamo cucinato tutti assieme una cena buffissima. Non avevo voglia di vedere nessuno, quando sono entrata in casa. Mla serata è stata stupenda, un'ottima intro per il weekend che seguirá, me lo sento davvero. Non voglio postare foto della famiglia, però vi metto queste che vi danno un'idea. La cugina maggiore  ha cucinato -con l'aiuto di noi grandi- una paella di pollo. Io ci ho messo solo lo zafferano, giuro, e per il resto ho ballato "Gangam Style" e fatto bellissime foto. 

Ci risentiamo domenica sera, per vedere come è andato il weekend a PGH!






2 commenti:

  1. "anche nell'incertezza non devi mai perdere di vista i tuoi desideri. Devi visualizzarli tutti, visualizzare te stessa mentre fai quello che vorresti fare, e puntare tutto su quelle visioni"

    sappi che nel dire queste cose mi stai involontariamente facendo coaching post laurea.. che confusione..!

    bacini bea

    fe

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    1. Cara Fè... che confusione già. Io parlo di desideri, ma riconosco che sono sempre stata molto fortunata, anche per il solo fatto di aver sempre avuto le idee chiare. il più delle volte erano sbagliate, ma erano così chiare e visibili che non ho mai saputo resistere. fortunatamente,ogni 10 cazzate, un desiderio giusto lo realizzo. è già qualcosa... non disperare mai! solo chi osa ( e chi sbaglia) poi arriva al successo!

      forzaaaaaa!!!

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