domenica 17 marzo 2013

Keep going: oltre le angosce

Questo è stato un weekend importante per me, perchè sento che sono davvero uscita dalla settimana di angoscia nella quale mi ero ficcata. Per carità, non che abbia risolto i miei "problemi", ma almeno sto solidificando la strategia per affrontarli. E la regola numero uno, per forza di cose, è "keep going" ossia: tira avanti. 

Vi ho lasciato con la mia avventura vincente al localino di musica jazz. Il resto del weekend è stato poi tutto un programma, tutto all'insegna del meraviglioso compleanno del cugino. 48 anni, magnificamente portati con onore e impegno. Ogni giorno se lo guadagna con il suo impegno e la sua grande capacità di comunicare con le persone. Venerdì era il gran giorno ed è stato davvero bello vedere come così tante persone sono venute a celebrarlo, chi da vicino e chi da lontano. L'ospite più bello è importante, per me, è stata la nostra amica Dr. Mindy Fullilove, che adoro e ammiro in equal modo. È stata qui tre giorni e ho potuto vederla per tre giorni di fila, in momenti diversi.

L'evento principale è stato andare in tanti a teatro, a vedere lo spettacolo "Children of Eden" al Byham Theater. Se volete saperne di più (anche se in inglese) clikkate qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Children_of_Eden 

locandina ufficiale

I due attori principali della versione di Pittsburgh: Adamo ed Eva (che nel secondo atto impersonavano anche Noè e sua moglie. Moglie di cui ho cercato il nome ma pare non ci sia. Nel musical la chiamavano "mama Noah")

La storia è molto interessante, liberamente tratta dalla Genesi, e narra del rapporto tra Dio e i Figli dell'Eden, ossia Adamo ed Eva (e discendenti) e poi Noè e famiglia. In realtà, è anche tutta una lettura del rapporto tra padre e figli, con un'analisi molto interessante dei reciproci doveri e aspettative.
La musica è molto bella, certe canzoni erano davvero emozionanti. 
Il cugino e la cuginetta più grande recitavano nello spettacolo, in parti minori ma sempre sul palco. È stato davvero emozionante vederli entrambi sul palco. Io ero in "piccionaia", in galleria, prima fila, e vedere il tutto da lassù mi ha davvero fatto un bell'effetto. È uno spettacolo molto coinvolgente e gli attori principali erano stupendi. Non avevo mai sentito parlare di questo musical, ma ne sono già fan. Voglio comprare il cd.

Dopo lo spettacolo, ci siamo radunati nella folla generale e abbiamo aspettato l'uscita degli attori. In particolare, io ho fermato "Dio" gridando "Oh my God you are God! Oh my goodness..." (trad. << Oh mio Dio ma tu sei Dio! Buon Dio....>>) L'attore sulle prime è rimasto spiazzato, poi abbiamo riso per 5 minuti, a crepapelle.
Dopodichè, festa grande al Six Penn, un ristorante proprio di fronte al teatro. Qui si sono radunati tanti amici del cugino per fargli gli auguri. 
Mi spiace solo di non aver messo qualcosa vicino alla torta, per darvi un'idea di quanto era grande. Enorme!! American Style, ovvio.
La festa è andata molto bene, tutti erano felici e il cugino era ai settimi cieli. È stata una settimana pesante per molti di noi, questa festa è stata proprio una benedizione.

Sabato la città era tutta in festa per festeggiane S. Patrizio, che in realtà sarebbe oggi. C'era anche la parata in città, ma non ho potuto andarci perchè avevo altre cose in ballo. In più il tempo era orribile, in pratica era tutto una nebbia umida schifosa, una pioggia galleggiante. Ci si bagnava anche a stare in casa.
Io ho dovuto andare in giro per East Liberty, in bici, ma tutto sommato sono sopravvissuta, anche se quello che volevo fare non sono riuscita a farlo per altri motivi.
Come sempre avviene a Pittsburgh, per una grande sfortuna capita sempre una doppia fortuna, che nel mio caso è stata quella di intrufolarmi in un pranzo da Mad Max, ristorante messicano. Intrufolarmi lo dico per dire: in realtà i miei più cari amici di qui erano lì per pranzo e siccome ero in zona, ho potuto pranzare con loro. 
Queste amicizie sono molto belle perchè mischiano (in maniera americana?) famiglia, amicizia e lavoro. Anche se può sembrare molto caotico, in realtà è una cosa molto bella. Posto che lavorare dobbiamo farlo tutti, se puoi farlo con le persone a cui vuoi bene, tanto meglio. So che a volte può diventare pesante, ma in questo caso va bene così. Sono sempre entusiasta e felice di quello che faccio, da potermi permettere di "rischiare". 

Dopo il pranzo inaspettato sono andata a fare la spesa nel grosso supermercato dove vado di solito. Ho scoperto che non è così lontano come pensavo. Di solito ci andavo in bus perchè pioveva sempre, ma stavolta, che ho usato la bici, mi sono resa conto che è molto vicino.

Arrivata a casa, avevo solo voglia di fare tanto ordine nella mia mente, nella mia casa e in tutti gli appunti deliranti che ho accumulato per una settimana.
Mi ha fatto bene davvero e per premiarmi di cotanta precisione, mi sono noleggiata su YouTube "L'uomo che sapeva troppo" di Hitchcock, versione del 1956 con Doris Day che canta Que Serà Serà. Moooolto bello! Lo davano nei cinema d'essai la settimana scorsa, ma non avevo tempo di vederlo in sala. Per $2.99 me lo sono gustata dal divano di casa. Due rilassanti ore di pura suspense  Poi ho dormito pacifica come una lucertola al sole...

Domenica poi si sa, è un altro giorno. E che giorno! 
Alla First Unitarian Church di Morewood Avenue si teneva prima la loro messa, e poi un meeting della comunità. Siccome Mindy e il cugino sarebbero andati ad entrambi gli eventi, li ho raggiunti volentieri, scambiando per una volta la mia messa con la loro. È stato bello riunirsi con tutti anche in questa occasione, anche se poi a fine meeting c'è stato il fuggi fuggi generale, ciascuno verso altri appuntamenti. 

Io mi sono diretta al Museo di Arte, Il Carnegie, dove volevo sfruttare un ingresso gratis che avevo da mò. Storia lunga, ma comunque. Mi sono fatta un bel giretto, concentrandomi su di una mostra di architettura, e godendomi al volo le sale di arte. 

due scatti rubati dalla mostra di architettura, dedicata ai 20 anni dell'Heinz Architectural Center.
Quello a sinistra è il modellino del Yokohama Fluvial Terminal, by FOA. Quello che mi sono vista dal vivo 4 anni fa, a Yokohama. Quanti ricordi...

Ogni volta rimango immensamente colpita dall'incredibile mischione di opere d'arte da tutti i tempi della storia. Non importa cosa cerchi: lì trovi tutto dagli Egizi a Picasso (ce n'è solo uno, un piatto di ceramica con toro). La cosa pazzesca è che non troverai mai pezzi famosi, ma solo pezzi "mai visti" (per noi europei" di gente famosissima, tutto di ottima qualità. Ho fatto un paio di scoperte buffe anche sta volta, come il rospo gigante con moscone. Titolo: il cacciatore. Due copie: gesso e bronzo. Molto simpatico.
Al Gift Shop ne ho approfittato per fare il regalo al cugino, visto che non avevo ancora trovato il tempo, e poi ho gironzolato per l'area attorno al museo, prima di tornare a casa.

uno dei corridoi del Caliban Book Shop,
posto interessantissimo...

Ragazzi, questa primavera ha fatto retromarcia in brevissimo tempo. La prossima settimana sembra essere bruttarella, ma non importa. Non mi posso permettere di andare in sbatta pure per il tempo.
La mia missione qui è godere di ogni giorno come se fosse il primo. A volte sembra solo più dira, ma sono weekend come questo che mi danno la carica.
Adesso, a dire il vero, sono un po' stanca, ma ho tempo per riposare.

Cosa vi devo augurare, oggi? Buon San Patrizio o Buona Festa dell'Italia?
Vi augurerò che Grillo finisca in fondo al Pozzo di San Patrizio.
Uè, non ripescatelo poi, l'anno prossimo!

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