domenica 3 giugno 2012

Three rivers arts festival


(i luoghi del Festival: Fort Pitt e Point Park)

Il nome lungo dice tutto e devo ammettere che ci ho dato dentro, pure in questo. Mentre scrivo ora sono sola a casa, domenica pomeriggio dopo pranzo, pacifica come un papa.

Ma se penso a ieri pomeriggio.. I tre rivers li ho veramente fatti tutti, altro che!
Il festival si mischiava con quello del Jazz, di cui ho gia' scritto. Insieme rendevano la citta' un ammasso di arte, persone e musica. Una bellissima esperienza. Che non mi sono nemmeno fatta da sola, ma in compagnia di alcuni amici dello studio. Ho scoperto suoni nuovi e visto cose molto interessante, oltre che finalmente vedere la punta della Downtown. E' parzialmente in costruzione ancora adesso, anche se Starbucks ha gia' fatto le tazze con il disegno sopra, a mo' di simbolo di Pitt. Io la tazza l'ho comprata subito, e come una scema andavo in giro a cercare sta fontana, che non esiste ancora. O meglio, la stanno rinnovando tutta.


  
Il Festival delle Arti in se' e' molto carino. C'e' un'infilata di stands dove gli artisti espongono le loro opere, abbastanza di qualita' (il grado di serieta' va di pari passo col metodo di pagamento: qui almeno avevano il POS - non come ho visto pagare, non dico coi sacchi di zucchero, ma quasi). Gran parte del Festival e' dedicato ai bambini di tutte le eta'. pittsburgh scommette proprio sui giovani e sui giovanissimi, mi pare di capire. Se in Svizzera li svezzano in parco-giochi dove, tra altalena e scivolo, trovi qualche piccolo dispositivo meccanico dove i bambini montano e smontano rotelle con massima professionalita', qui invece vige l'imperativo di toccare, distruggere, sporcare e sporcarsi (vogliamo mantenerlo o no il mercato dei detersivi?) e in genere non avere limiti. Non so se sia un bene, ma di sicuro i bambini qui sono liberi come scimmiette. Non a caso il consumo di banane eguaglia quello di pasta in Italia. Viva i bimbi, per tanto. 
Un fotografo americano aveva uno stand di belle stampe di sue foto fatte in Italia, e ci ho chiacchierato un po'. Di Milano aveva una vecchia foto della galleria, dove il suo entusiasmo era dato dalla presenza in primo piano di due ghisa col berretto bianco. Contento lui... Mi sa che non aveva una chiara idea di Milano, ma e' il nostro destino di Milanesi, ci capiamo solo noi, e solo tra di noi. 
Tra i tanti stand di cibo veramente americano, ne ho scelto uno di dolciumi dove ho preso/scoperto delle caramelle troppo strane, queste:
Sono le Salt Water Taffy. La loro storia è davvero buffa, sono andata a Wikipediare un po' perchè volevo vederci chiaro. Le ho comprate perchè come diceva la signora in giallo della Ferrero: Ambrogio, ci ho un certo languorino. L'odore è nauseabondo, non sembra nemmeno cibo, ma plastica. Il sapore è strano: è un dolce-salato, tipo mou, ma al gusto di arancia, anice, menta... se hai un certo languorino, di sicuro te lo fanno passare. Per $4...!

  

Uscita dal festival, che ospitava arte itinerante (vedi statue di bronzo molto brutte, ma efficaci) mi sono diretta di nuovo nell'area del Jazz. Qui ho avuto molte piu' soddisfazioni, anche in fatto di "shopping". Qui c'e' un compleanno che si avvicina e quindi ho preso un regalino, piu' un cd e un nuovo beauty case vero-di-Vera-Bradley. Ha un valore simbolico, per me, oltre che pratico. Mi ricorda una personcina a me molto cara. So che apprezzera' anche l'iconografia che ho scelto.









Il Jazz e' stato molto bello, vi consiglio assolutamente di sentire questo gruppo (Robert Glasper Experiment) che suonano un electro jazz (ma non solo) di cui mi sono innamorata subito. Stupendi! E poi ancora, check out the COL Jazz Center Of Life, giovani e super professionali. Uno spettacolo.

Vi ho messo un bel po' di foto, per farvi intendere e volere quello che ho fatto ieri. Come vedete, la gente guardava e ascoltava in ogni luogo, autosilo compreso. Vige la regola del BYOS Bring Your Own Seat, non stupida regola.
Concludo il racconto del weekend dicendo che oggi ho riassettato un po' di roba ma qualcosa mi dice che potrebbe asserci qualche novita' in ballo. E' solo una sensazione, ma qui e' tutto cosi' in fermento che non mi sorprendo piu' di nulla. 
La bici sento che scalpita in garage quindi potrei approfittarne un po'. 
Vedremo... :D

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