lunedì 14 maggio 2012

Lasagne, più o meno


Altro giro altra corsa, buon lunedì a tutti.

Prima di tutto direi che l'Americanizzazione è totale: ormai anche l'I-pad è settato in inglese. Telefonino, sveglia, Mac… tutto in inglese, olle. Questo perchè sono entrata nella fase che in caso di panico passo all'inglese direttamente, per non aggiungere confusione alla confusione. Non pensiate male, il mio panico è meramente momentaneo, tipo quando il Mac va in stop e non me lo aspetto, o quando la sveglia suona e non riesco a spegnerla perchè non so usare ancora bene il "nuovo" telefonino. Sono le stesse reazioni di mia nonna con la tecnologia, tipo quando si è impanicata perchè qualcuno le ha detto che sapeva tutto di me a Pittsburgh. Bella fatica, tengo sto blog apposta! Ma lei pensava che la webcam del computer potesse spiarmi mentre sono qua. Cacchio sa cos'è una webcam e non sa come funziona! Ecco io sono così, uguale…
Oggi comunque mi hanno detto come accedere alla mail dello studio. Ora ho una mail anche io, seria, e mi sento superpotente. Dopo due settimane in studio la apro e trovo tipo 46 mail, di cui 23 "scadute"… viva l'efficienza!
Ora sto cercando di predisporre l'I-pad per ricevere quelle, visto che il mio indirizzo italiano non funziona bene qui, su I-pad.

Ma il vero cuore del post, e siccome siete Italiani so che vi preme più delle mie beghe informatiche, sono le lasagne… E' tre settimane che la meno col fatto che devo fare le lasagne. Questo perchè c'è del sugo di pomodoro e basilico in frigo (da prima che arrivassi) e della pasta per lasagne. No mi correggo, c'è della pasta "a forma di lasagne", che è tutto diverso. La confezione parla chiaro, sono PROPRIO QUELLE ITALIANE. Faccio educatamente finta di nulla e mi preparo a fare quel che posso. Mi sento piacevolmente in dovere di fare qualcosa di questo tipo, insomma.
Ah, mi dimenticavo di dire una cosa importante: non ho mai fatto le lasagne in vita mia. Manco di verdure. Mai. Però se non la sparo grossa (chi mi conosce, mi conosce) non sono contenta e quindi… ecco la Milanese che c'è in me (non la cotoletta) che salta fuori e si propone. Faccio io, fò tutt mi.
Dopo il lavoro, pertanto, cuocio la pasta 10 minuti, come dicono le istruzioni. Poi butto via le istruzioni con la scatola, non me ne frega niente, decido io come si fanno le lasagne. E infatti invento di abbastanza. Tiro fuori sugo (a cui aggiungo una piccola tolla di pelati "freschi") e mozzarella. Si la mozzarella, va bene? Forse non sono proprio lasagne, ma sono a Pittsburgh, qui posso fare quel che voglio in cucina! Non c'è nessuno che mi censura…

Scolo la pasta a mani nude, come sono solita fare, perchè vorrei tenere l'acqua per far bollire due verdurine, per far contorno. Poi monto la teglietta che ho comprato due settimane fa, come fosse un mobile dell'Ikea. Pomodoro, pasta, mozzarella (pochina) e una spolverata di grana (anche quello andava archiviato da un po'). Poi ancora: pomodoro, pasta, mozzarella. Poi ancora uno strato… Poi basta, la teglia è profonda come la piscina per gli omini della Lego ed è piena. Guardo il risultato e penso: o la va, o la spacca. Aggiungo un po' di importanza al tutto con una spolverata di basilico, che fa tanto Cucina Italiana.  

Inforno a 400° (fantastici sti Farenheit) e aspetto. Poi vado a farmi i fatti miei e quando l'istinto mi dice che è giunto il momento apro e controllo. Sono perfette…
Mi commuovo perfino: non sono neanche lontanamente lasagne, ma devono essere una cannonata. E infatti a tavola gran successo! 
La prima foto sono riuscita a rubarla al volo -vedete che è mossa- perchè i commensali avevano già la forchetta nella teglia e non volevo rompere le palle, con cotanta "buonezza" sotto al naso. 
La seconda foto è quella della rimanenza per la settimana. Lo scopo era proprio questo: averne abbastanza per poter fare scorta. Non ne sono rimaste molte, a dire il vero. L'ho voluta scattare comunque perchè anche se il frigo è solitamente impietoso, queste le mangeresti anche ghiacciate come sono già ora, dopo 30 minuti in frigo "normale". 

Un successo clamoroso, questa strana lasagna pizzaiola. Mi faccio i complimenti da sola.
Prossima sfida culinaria? Mmm… vediamo, ho promesso un riso in insalata, dato che abbiamo rimanenze di riso di tutti i colori e in tutte le forme. Direi che anche qui si gioca pesante: avete mai cucinato un riso non identificato, contenuto in barattoli di vetro, senza altra indicazione se non quella implicita nel chicco ossia: prova a cucinarmi, se ci riesci?
Eccomi, sono qua apposta, ghè pensi mì!

5 commenti:

  1. bea se vuoi un consiglio sull'insalata di riso te lo posso dare io...ti ricordi quella che abbiamo portato al parco di Monza? Quella un filo asciutta... :)

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  2. ahahahah grandissimo!!! allora seguirò la vostra ricetta... poi faccio il sonoro dei chicchi che cadono, e la uso come suoneria... un bacione ragazzi! vi penso con affetto!!!

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  3. Gli Americani impazziscono per il tiramisù!

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    1. Lo so!! ma il loro concetto di tiramisù è una bomba batteriologica... Facciamo così: la prossima volta che passo di fronte al meccanico compro un po' di olio da motore e grassi idrogenati. Per fare i savoiardi basterà un po' di calce, ne piglio due cups dal cantiere e siamo a posto. Il cacao in polvere, però, quello lo vogliono Nestlè... ;)

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    2. Dai dai! Ladyfingers, cocoa powder (vogliono Hershey's, mica Nestlè!), e mascarpone (che ti costerà uno stipendio).
      Poi però ti ameranno. Più di prima. Per sempre.

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