mercoledì 30 maggio 2012

Quanto è lunga la felicità?

Titolone ragazzi! Oggi non so da dove cominciare, tante sono le cose che vorrei dire.
Vi ho lasciato poi solo Sabato, no? Eh ragazzi miei, qui le giornate durano 24 (e le usi tutte) ma ogni ora ne vale 4.

Devo farmi dei post-it per ricordare tutte lo cose che vorrei dirvi immediatamente, e tutte mi sembrano (e sono) davvero bellissime, degne di essere raccontate. Comincio con una selezione veloce di immagini, che così mi calmo un attimo:

 Le super-cicche che ho comprato in studio (ci sono dei cestini con caramelle: lasci la moneta e compri quello che ti serve. Non sanno di menta: sanno di Plutonio. Ne mangi una e ti purifichi l'alito, l'alibi e l'abito).
Le scarpe che ho preso nuove di seconda mano, nel solito posto a Squirrel Hill. Sono bellissime e uguali alla moquette di camera mia -lo vedete-. Le ho portate un giorno intero in studio e devo dire che qui ho sofferto un pochino. Ho così scoperto che NON HO l'8 e 1/2 di piede, per lo meno non dopo 4 ore. Dilatazione termica, si chiama....

Le cuffie che ho comprato al Museo di Andy Warhol (i teschi, ovviamente) e l'arrotola- medesime-cuffie (il cuoricino). Per inserire le cuffie nelle orecchie serve l'apriscatole, ma vuoi mettere la "figata" di sentire musica ignorante con un device ancora più ignorante? Certe cose non hanno prezzo, queste cuffie sì ma neanche tanto. Soddisfazione alle stelle!

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E ora veniamo a noi... innanzitutto è arrivato il pacco che aspettavo dall'Italia. Grazie mille! Non manca nulla, siete la gioia mia. Il contenuto è stato molto apprezzato e approvato. 
Poi in studio finalmente ho ricevuto il mio "due-cassetti-di-metallo" personali. Ora si che sono a posto. Posto riempirli ben benino di... niente! Non ho niente da metterci per ora; è come avere la borsa di Hermes e non aver più soldi per un contenuto adeguato. Troppo ridicolo! Ci ho messo dentro 5 bustine di the, il rotolo di lucido (trace) e lo scotch. La capienza di ciascun cassetto è come il bagagliaio della Panda nuova, fate voi le proporzioni. 

Il weekend è stato pieno di cose fatte, anche perchè era allungato dal Lunedì Memorial day. Tre giorni spesi così: comprare la bici nuova, nera e lucida tipo batman; andare a Regent Square a comprare una bottiglia di birra per ogni paese che ho visitato nella mia vita, per festeggiare la bici nuova. 
Vedere il musical Pop! sulla vita di Andy Warhol (vi consiglio di vedere le foto qui, dove racconto il bellissimo Andy Warhol Weekend); andare a sentire musica jazz dal vivo subito dopo il musical e una camminata nel quartiere della movida (Carson Street). 


Poi andare in piscina; partecipare ad una riunione di lavoro (3 ore); fare una biciclettata colossale a Oakland e Shady Side (due quartieri) e tornare sana e salva a casa. Sentire tutti i miei amici (vi adoro) e famiglia
Visitare finalmente il cimitero di Homewood (trovate tutte lo foto su Flickr, in fondo alle altre vecchie). 




Studiare tutti gli eventi che stanno per arrivare a Pitt (musica arte cinema teatro e mercatini vari). 
Queste sono le cose importanti che ho fatto, ma sicuramente ho dimenticato qualcosa.

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Ieri ho lavorato in studio come non mai, per preparare fino all'ultimo minuto una presentazione in Power Point da presentare ad un meeting. Finita quella, con un simpatico colpo di mano sono stata "rapita" e portata a partecipare al meeting. 3 ore extra di cui il racconto dettagliato meriterebbe Bruno Vespa o Maria de Filippi. Non dico nient'altro perchè devo ancora pensare a cosa pensare di quello che ho visto e sentito. Cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. 
Arrivati a casa dopo le 9 di sera, siccome era tutto il giorno che avevo DECISO di farlo, ho cucinato il risotto coi funghi. Buonissimo, nonostante non avessi vino (nessuno beve) nè cipolla (l'unica che avevo me la sono magnata settimana scorsa). I funghi sempre dal solito Gian Eagle: ottima qualità. 

Oggi invece sono andata in studio con la bici, ma prima ho fatto tappa da FedEx per fare un favore che mi è stato chiesto. Ogni volta che passo davanti a FedEx mi viene in mente il film Cast Away con T. Hanks e faccio le corna. Non si sa mai. 
Arrivata in Studio ho iniziato a lavora come ieri, frugando ogni tanto nel mio "due-cassetti" personale, sempre per darmi un tono. Frugavo tra le 5 bustine di the, ovviamente, ma solo io lo sapevo :D
Ho conosciuto una signora (già avanti con l'età) che lavora temporaneamente qui da qualche giorno e che mi ha fatto subito sapere che è "lella". Lo scrivo con la stessa naturalezza con cui lei me lo ha detto. La seconda cosa che mi ha detto è stata che adora le mie scarpe (quelle verdi, ndr).  Lo scrivo per i miei: una lella è una che... si insomma... diciamo che "gioca in casa"... Io le ho detto subito che a me piacciono le "trasferte fuori casa" e la cosa è finita lì. Tutto a posto quindi, gran lavoratrice comunque. 
A parte questo, giornata intensa. Per tornare a casa ho preso il bus (sarei in salita, per 45 minuti, con un dislivello di circa 250 "piedi". Si va bene, non sono "metri", ma non ho mica scritto "cretina" sulla fronte!).
Ho dovuto fermarmi al negozio di bici perchè devo sostituire (gratis) un pedale che è un po' difettoso. Domani sera sarà pronta. meglio non rischiare, preferisco essere sicura.
Sono tornata a casa a piedi un po' stanca e affamata e qui ho finalmente mangiato (in fretta) e poi cucinato biscotti con un'aiuto speciale.. la piccola voleva fare i biscotti al cacao e quindi, eccoli qui! Belli e buoni :)


Detto ciò, vi lascio! Domani è un altro giorno e comincerà prima del solito, anche se non ho capito bene come mai. Lo scoprirete con me nel prossimo aggiornamento!

Ciao ciao
ps. sono simpaticissimi: adesso per salutarmi tutti mi dicono "ciao" in italiano! Si vede che parlo proprio male l'inglese... haha!





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