giovedì 31 maggio 2012

Chiamasi vita

E cosi eccomi qui, anche oggi, e scrivo dal bus. Che giornata tremenda...e come si conclude? Che per prendere i mezzi (i soliti due cambi) non devo nemmeno aspettare mezzo minuto. Arrivano subito uno dietro l'altro. Vengo scarrozzata che manco avessi la macchina. Sono stata fortunata oggi? Tutto sommato si, suppongo. Dopo la giornata di oggi ci voleva un contentino. E' stata pesante perche' e' cominciata prima del solito e in maniera strana. Mi e' stato subito chiesto di fare delle cose con un software che non sapevo usare benissimo (non diciamo cazzate: non lo sapevo usare per niente!) e nessuno mi ha spiegato nulla. Niente di grave, ma solo una gran fatica. E le cose da fare arrivavano come proiettili, in forma di tavole segnate in rosso, piene di cose da correggere. Avevo la sensazione di trovarmi in una stanza piena di armadi, tutti pieni di cristalli, ogni armadio in procinto di cadere giu. E io di doverli fermare.  Comunque una lezione importante: conosci i tuoi limiti. Oggi li ho prprio toccati, i miei limiti, e mi ci sono aggrappata tremendamente.  Ora comunque sono in vantaggio rispetto a stamattina: so quello che non so fare e su questo posso studiare. Perche' non penso proprio che mi spiegheranno nulla. Adoro lo studio, tutti sono supergentili, ma non  c'e' tempo per spiegare. Be cosa credevate, che Pittsburgh mi piace perche' e' il regno delle fate? Io qui scrivo sempre le cose belle, tutte vere, pero' non e' mica sempre rose e fiori. Come diceva la canzone? No pain, no gain? Questa e' Pittsburgh e la adoro perche' mi sfida ogni giorno. Ma alla fine non c'e' mai un vincitore: c'e' sempre qualcosa che ti cambia in bene la giornata, se per caso era stata meno bella del previsto. Non ve lo aspettavate un piccolo sfogo eh? Pane per i miei denti, comunque. Si gioca a tira e molla. Che giornata clamorosa, una gran lezione di vita, per me. E ribadisco il titolo, visto che non ho fatto nulla di speciale: chiamasi vita. Non sara' una giornata pesante a fermarmi, e nemmeno una settimana o un mese, se dovesse capitare. Ho una missione e la voglio portare a termine. Chiamasi vita; giorno dopo giorno. Ps. Voglio ringraziare specialmente P che oggi ho sentito al telefono. Ribadisco il suo essere il miglior P del mondo. Grazie!

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